Carcere, volontari: Orlando ci incontri, non siamo tamponi emergenze
Carcere, volontari: Orlando ci incontri, non siamo tamponi emergenze Appello della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia: serve cambio cultura
Vogliamo che ci sia un dialogo e un confronto, ma che ci sia davvero.
Al ministro chiediamo di incontrarci, non di essere usati solo quando c da tamponare l emergenza . Questo l appello lanciato da Ornella Favero, presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia (CNVG), al termine della IX Assemblea Nazionale dell associazione, che si svolta ieri e oggi a Roma.
Ha detto Dacia Maraini, durante i lavori dell assemblea, che il rapporto con l altro sempre uno scambio. Ecco, pensiamo che questo sia fondamentale: capire che il rapporto con la persona detenuta, ma anche con le istituzioni, uno scambio , afferma Favero. Noi volontari portiamo noi stessi e la nostra esperienza , spiega. E lancia un appello: Il ministro ci ascolti, porti la sua esperienza e i suoi dubbi .
Il carcere non altro dalla società , conclude Favero, ecco perchè importante l impegno dei volontari per portare cultura ed esperienza all” interno di un mondo che rischia di essere troppo spesso rimosso dai nostri pensieri e relegato a mondo di scarto. La pena sensata quella che accompagna e non quella che esclude .
La societ sta sempre pi voltando le spalle al carcere. Con l’annunciata dismissione dei carceri urbani, verranno allontanati dallo guardo della comunit . Lontano dagli occhi lontano dall’attenzione , sottolinea a margine dell assemblea il finalista del Premio Strega Edoardo Albinati, scrittore e insegnante di Lettere in carcere, attualmente favorito nella prestigiosa competizione letteraria.
sbagliato , spiega l autore di La scuola cattolica , sia perch il carcere cittadino esercitava un effetto di deterrenza, indicando agli uomini liberi che dentro la citt ci sono uomini reclusi, sia perch cos si allontana dalla vista l’idea del male, quindi lo si separa e lo si annulla. Ancora, perch rende sempre pi complicata la vita a chi, i detenuti, va a visitarli. I parenti ad esempio .
la prova , conclude, che la societ ha pi il problema di allontanare le carceri dalla sensibilit comune che, invece, di renderne pi significativo lo scopo. Piuttosto di fare carceri pi funzionali alle necessit sociali, semplicemente li nasconde .
All evento sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni, garanti dei diritti dei detenuti, sociologi, professori universitari, avvocati, procuratori della repubblica, letterati e volontari, insieme a vittime e familiari di detenuti.
Roma, 18 giugno 2016
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Ufficio stampa SPES
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