Cantando con Mr. Brecht
In un antro nero illuminato da un faro, una scrivania, una vecchia macchina da scrivere e due giovani funzionari perfettamente biondi, lindamente anglosassoni, intenti a redigere verbale delle dichiarazioni di un personaggio sciatto, infagottato in brache larghe dalle bretelle slentate, che viene invitato a Spell your name, Mr. Brecht. Questo il titolo e la cornice dello spettacolo presentato ad ottobre al Teatro dell’Orologio, ideato da Mario Borciani e Anna Zapparoli, e messo in scena dalla Dual Band, ossia loro stessi, più i due figli Benedetta e Beniamino, con Carlo Battisti alla batteria. Una famiglia di artisti dunque, secondo la migliore tradizione italiana, unita negli obiettivi, pur nella diversità dei ruoli e degli stili. Quanto mai omogeneo e riuscito invece il prodotto, sia nel ricreare il clima oppressivo degli anni più bui della crociata anticomunista del maccartismo, che nel reinterpretare in modo originale e sensibile le atmosfere morbose ed estreme della Berlino anni ’30. Qui e in questi ruoli risultano perfettamente calati i protagonisti più giovani, con l’esilità diafana e conturbante della ragazza e la carnalità burrosa del giovane, che mette a frutto l’esperienza maturata nel Coro delle voci bianche del Teatro alla Scala per esprimere una vocalità adolescente ed ambigua. Mentre tutta la carica violenta e dissacratoria dell’espressionismo tedesco si esprime nella gestualità volutamente scomposta ed aggressiva di Anna Zapparoli, vero animale da spettacolo, che si assume i ruoli più tradizionalmente brechtiani. Tutto ciò, parola, canzone, gesto, si dispone lungo il filo narrativo di un immaginario interrogatorio, ricostruito sui verbali del processo intentato a Brecht dalla Commissione per le attività antiamericane del senatore McCarthy, e tenutosi a Washington nel 1947. Affiorano così brandelli di vita, ricordi e canzoni, dai celeberrimi Kanonen Song e Salomon Song della Dreigroschenoper dello stesso Brecht e di Weill, a testi di Wedekind e Gerschwin, in una carrellata coerente e avvincente, cui non fa certo difetto la qualità delle voci e, finalmente, una ottima pronuncia tedesca!
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