Campoleone – Lanuvio, se non ci scappa il morto, non si attiva il semaforo
L’impianto semaforico è una battaglia che i vari comitati di Quartiere di Campoleone hanno svolto negli anni, insieme con coloro che frequentano la Chiesa, la Banca, la Scuola, il Supermercato e la Farmacia. Nel frattempo il Comune di Lanuvio aveva sottovalutato la pericolosità del passaggio pedonale, solo negli ultimi anni aveva messo una toppa con una segnalazione orizzontale e verticale più visibile, installando un cartello di plastica che indicava il passaggio pedonale, strisce di prossimità ma che non avevano dato i risultati sperati, numerosi gli incidenti che nel frattempo si sono verificati. Circa tre mesi fa, invece, finalmente si è installato il semaforo e si sono tinteggiate le strisce pedonali di rosso, cosi da essere più visibili, inoltre hanno tolto quel cartello di plastica che è costato per l’installazione e per lo smontaggio ma tanto paga pantalone. Lo afferma Nazareno Ferrazza coordinatore dei Castelli Romani – Aprilia del Partito Liberale. Perché dopo tre mesi il semaforo ancora è spento? Quale ente superiore non permette di accendere queste benedette lampadine? Che cosa aspettate che ci scappa il morto? La Nettunense in quest’ultimi anni ha cambiato sia l’Ente amministratore sia il gestore. Da Strada Statale a Regionale, poi per aumentare le deleghe dell’ente inutile Provincia di Roma e passata a quest’ultima, ma la burocrazia non era abbastanza hanno tolto la gestione all’Anas e hanno costruito un nuovo ente regionale chiamato Astral, che gestisce le strade regionali e provinciali. Domanda quale ente ha concesso il permesso di installare l’impianto semaforico, ed ora non da il nulla osta per l’accensione, ci vuole l’azzeccagarbugli. Noi liberali siamo per l’abolizione degli enti inutili, perché sappiamo che ogni passaggio è un costo per il cittadino, un pò come accade alla frutta che pagano al contadino 20 centesimi e viene venduta all’utente finale a due euro.
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