CAMPANIA BY NIGHT, LA VII EDIZIONE AL VIA CON LA “PALESTRA CULTURALE” DI POMPEI
La presentazione del libro “La Fortuna” di Valeria Parrella apre il programma
di visite guidate, concerti ed eventi al chiaro di luna nei siti culturali campani
Luglio-ottobre 2022
40 appuntamenti tra rassegne culturali, festival, visite teatralizzate, incontri e degustazioni che coinvolgeranno 12 luoghi della cultura campani, dal Teatro Romano di Benevento al Castello di Baia, dall’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere al Parco Archeologico di Pompei. Ed è proprio in quest’ultimo sito che prende il via il 27 luglio la VII edizione di Campania by Night – rassegna di eventi culturali e di spettacolo programmata e finanziata dalla Regione Campania (Poc 2014-2020), prodotta e promossa dalla Scabec, società regionale di valorizzazione dei beni culturali – con la “Palestra culturale” di Pompei, una serie di incontri speciali con scrittori e artisti, tra cui Eva Cantarella, Massimo Fusillo, Silvia Romani, Giovanni Bietti.
L’anteprima al Parco archeologico di Pompei, mercoledì 27 luglio alle ore 19.00, è affidata alla presentazione del libro “La Fortuna” di Valeria Parrella, Feltrinelli Editore. A intervenire in dialogo con la scrittrice, il Direttore generale dei Musei Massimo Osanna e il Direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel. Con l’occasione sarà intitolato ad Annamaria Ciarallo, madre della scrittrice, il Laboratorio di ricerche applicate del Parco di cui è stata istitutrice e per anni responsabile, dando un importante impulso alla ricerca, soprattutto nel campo della conservazione dei reperti organici e degli studi di botanica applicata all’archeologia. Interverrà anche l’Amministratore Unico di Scabec, Pantaleone Annunziata.
Il calendario della “Palestra culturale”, che si concentrerà nel mese di settembre (8, 15, 23, 29) evenerdì 7 ottobre, prevede un evento speciale nel giardino della Palestra grande di Pompei dalle ore 19.00 alle 20.30, e a seguire la possibilità di una visita libera o guidata su richiesta alla mostra “Arte e sensualità nelle case di Pompei”, che spiega l’onnipresenza di immagini sensuali nella vita quotidiana della città antica. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti, con prenotazione consigliata su www.ticketone.it.
Il programma Campania by Night prevede invece, da luglio a ottobre di quest’anno, le aperture serali di alcuni dei più prestigiosi siti culturali campani: Villa San Marco e Villa Arianna di Stabia, Oplontis, Villa Regina di Boscoreale, il Museo Archeologico Libero D’Orsi, il Parco Archeologico di Paestum e l’Area archeologica di Elea-Velia, l’Abbazia del Goleto, l’Anfiteatro Campano Santa Maria Capua Vetere, il Teatro Romano di Benevento e il Castello di Baia. La fusione di esperienze renderà unica la fruizione dei luoghi della cultura, illuminati e animati attraverso la musica, la danza, gli appuntamenti del Velia Teatro Festival, le visite teatralizzate a cura e in collaborazione con Fondazione Monti Lattari, Showlab, La Mansarda Teatro dell’Orco, Iperion e Coopculture, incontri e degustazioni a cura di Future Food e i concerti dei Cantori di Posillipo e dei Neaco’.
“PALESTRA CULTURALE” DI POMPEI
Palestra grande
27 luglio – 8/15/23/29 settembre – 7 ottobre
Pompei presenta la “Palestra culturale” nell’ambito del programma Campania by night. Una vera e propria palestra culturale dove allenare la mente e lo spirito attraverso la bellezza e la storia di Pompei, ma anche attraverso incontri speciali con scrittori e artisti. Il programma prevede un evento speciale nel giardino della Palestra grande di Pompei, luogo di esercitazione della gioventù pompeiana, dalle ore 19.00 alle 20.30, e a seguire la possibilità di una visita libera o guidata su richiesta alla mostra “Arte e sensualità nelle case di Pompei”, che spiega l’onnipresenza di immagini sensuali nella vita quotidiana di Pompei.
Il programma:
- 27 luglio
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LA FORTUNA”
di Valeria Parrella (Feltrinelli Editore)
- 8/15/23/29 settembre
IL FANTASMA DELL’ANTICO: DIALOGHI SULLA TRADIZIONE CLASSICA
progetto, cura e testi di Gennaro Carillo
con Eva Cantarella, Massimo Fusillo, Silvia Romani, Giovanni Bietti
- 7 ottobre
POMPEI PER L’UCRAINA UNA LETTERA DAL FRONTE
Il programma è curato da Nikita Kadan con Giulia Colletti. Introduce Andrea Viliani
Schede:
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LA FORTUNA”
di Valeria Parrella (Feltrinelli Editore)
27 luglio
Il prodigio viene dalla terra, e scuote aria e acqua. Dal cielo piovono pietre incandescenti e cenere, il mare è denso e la costa sembra viva, ogni mappa disegnata è stravolta, i punti di riferimento smarriti. Lucio ha solo diciassette anni e ha seguito l’ammiraglia di Plinio il Vecchio nel giorno dell’eruzione del Vesuvio, ma non può sospettare che il monte che conosce da sempre sia un vulcano. Per quel prodigio mancano le parole, non esiste memoria né storia a rassicurare. Nascosta dalla coltre rovente c’è Pompei, la città che ha visto nascere Lucio e i suoi sogni, dove ancora vivono sua madre, la balia, gli amici d’infanzia, dove ha imparato tutto ciò che gli serve, adesso, per far parte della flotta imperiale a dispetto del suo occhio cieco – anzi, proprio grazie a quel suo limite, che gli permette di vedere più degli altri, perché “un limite è un limite solo se uno lo sente come un limite, sennò non è niente”. E mentre Lucio tiene in mano, per quanto la Fortuna può concedere, il filo del suo destino, ecco che Pompei torna a lui presente e più che mai viva, nel momento in cui sembra persa per sempre, attraverso i giochi con le tessere dei mosaici, i pomeriggi trascorsi nei giardini o nelle palestre, le terme, il mercato, i tuffi in mare e le gite in campagna, le scorribande alla foce del Volturno. La sua intera giovinezza gli corre incontro irrimediabilmente perduta, eppure – noi lo sappiamo – in qualche modo destinata a sopravvivere. Insieme a Lucio, una folla di personaggi, mercanti, banchieri, matrone, imperatori, schiavi, prostitute e divinità, si muove tra le pagine di un romanzo sorprendentemente attuale, in cui niente è già visto: piuttosto ciò che conoscevamo del mondo classico ci appare in un aspetto nuovo, moderno e intimo.
Valeria Parrella vive a Napoli, dove si è laureata in Lettere classiche. È autrice di romanzi, racconti, sceneggiature e opere teatrali. Fra questi: Mosca più balena (minimum fax, 2003; premio Campiello Opera Prima), Per grazia ricevuta (minimum fax, 2005; finalista nella cinquina del premio Strega e premio Renato Fucini), Lo spazio bianco (Einaudi 2008, 2010 e 2018), da cui Francesca Comencini ha tratto l’omonimo film, e Almarina (Einaudi, 2019; finalista nella cinquina del premio Strega). Da anni collabora con “Grazia” e “la Repubblica”.
IL FANTASMA DELL’ANTICO: DIALOGHI SULLA TRADIZIONE CLASSICA
progetto, cura e testi di Gennaro Carillo
8/15/23/29 settembre
8 settembre Massimo Fusillo, La Grecia secondo Pasolini
La Grecia di Pasolini sarebbe impensabile senza Burckhardt e Nietzsche. Senza il rovesciamento di quell’immagine idealizzata, marmorea, dell’antico accreditata dal classicismo, che fa di Canova, a giudizio di Roberto Longhi (amatissimo da PPP), uno «scultore nato morto». È la caldaia di Medea, per dirla con Manganelli, che invece attrae Pasolini, una Grecia barbarica, ferina, arcaica, in cui il selvaggio – l’agrammaticale – incombe e alla fine predomina sulla compiutezza apollinea delle forme.
Massimo Fusillo insegna Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università degli Studi dell’Aquila, dove è anche coordinatore del Dottorato di ricerca in Letterature, arti, media. La Grecia secondo Pasolini. Mito e cinema è uscito quest’anno in una nuova edizione per Carocci.
15 settembre Eva Cantarella, La democrazia greca tra mito e disincanto
L’Atene classica fu la prima polis retta da una costituzione democratica. Tuttavia quello ateniese non fu un modello di democrazia. Almeno se attribuiamo a democrazia il significato attuale. La parola stessa, demokratia, suona ambigua: non va intesa come sovranità di tutto il demo ma come supremazia politica della fazione popolare ai danni di quella oligarchica. O comunque è questo che ci consegnano le fonti più malevole. Peraltro, la libertà e l’uguaglianza democratiche presupponevano esclusioni severe dalla cittadinanza: i liberi e gli uguali, coloro ai quali spettava la partecipazione al governo della polis, erano davvero pochi. Fra loro non c’erano le donne. E uno dei fondamenti inconfessabili della democrazia era la schiavitù. Oltre a un eros per l’espansione imperialistica dissimulato dietro una retorica dell’esportazione della democrazia che ha fatto proseliti anche tra i nostri contemporanei.
Eva Cantarella è tra le maggiori antichiste italiane. Ha insegnato Istituzioni di diritto romano e Diritto greco antico all’Università Statale di Milano.
23 settembre Silvia Romani, Saffo. La ragazza di Lesbo
Se in ogni eroe o eroina c’è un Achille, nella poesia d’amore di ogni tempo c’è Saffo, riscritta all’infinito. Silvia Romani ci conduce nel mistero della ragazza di Lesbo vissuta in un’epoca – e su un’isola – nella quale la memoria degli eroi omerici era ancora fresca, al punto da farne figure non tanto del mito quanto della storia. Ma parlare di Saffo significa anche misurarsi con il debito contratto con lei dal nostro immaginario, in un andirivieni vertiginoso da Catullo a Leopardi, da Shakespeare ad Anna Maria Ortese, da Rilke a María Zambrano, passando – fra le altre stazioni del viaggio – per Rodin, Salinger e Picnic a Hanging Rock.
Silvia Romani insegna Mitologia, Religioni del mondo classico e Antropologia del mondo classico all’Università Statale di Milano. Saffo, la ragazza di Lesbo (Einaudi) è il suo ultimo libro.
29 settembre Giovanni Bietti, La lira di Orfea. I miti classici nella musica occidentale – Lezione/concerto
Il mito classico è un repertorio pressoché inesauribile cui attinge a piene mani il nostro immaginario. Letterario ma non solo. Si pensi alle arti figurative, al cinema, al teatro. Se dunque Eschilo campava di rendita con le briciole del banchetto di Omero, noi – più o meno consapevolmente – facciamo altrettanto. Con Omero e con tutti coloro che sono venuti dopo di lui. La musica non fa eccezione. Qualche nome a caso? Monteverdi, Händel, Cherubini, Strauss, Stravinskij…
Alla lezione/concerto di Giovanni Bietti il compito di accompagnarci in un viaggio musicale nella tradizione classica.
Giovanni Bietti, compositore, pianista, musicologo, è considerato uno dei maggiori divulgatori musicali italiani.
Gennaro Carillo è professore ordinario di Storia del pensiero politico nel Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove insegna anche Storia della filosofia e Filosofia teoretica. Al Dipartimento di Architettura della Federico II insegna Filosofie della polis. Ha scritto su Vico, i tragici e i comici greci, la storiografia antica, Antifonte, Platone, Balzac, Simone Weil, oltre a occuparsi da tempo delle riscritture moderne e contemporanee del mito di Diana e Atteone. Condirettore artistico di Salerno Letteratura, è il curatore de Gli Ozi di Ercole al Parco Archeologico di Ercolano e di Fuoriclassico. La contemporaneità ambigua dell’antico al MANN di Napoli.
POMPEI PER L’UCRAINA – UNA LETTERA DAL FRONTE
7 ottobre
Rassegna di opere filmiche e immagini in movimento di artisti contemporanei dall’Ucraina, presentato per l’occasione in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, nell’ambito del progetto Pompeii Commitment. Il programma “Una lettera dal fronte” è stato originariamente commissionato e prodotto dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino, uno dei più autorevoli musei d’arte contemporanea internazionali (membro AMACI-Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani), a seguito dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022. Il programma è curato da Nikita Kadan (Kiev, 1982; vive e lavora a Kiev) con Giulia Colletti, curatrice dei progetti digitali e per il pubblico del Castello di Rivoli. L’evento avrà anche una programmazione digitale temporanea sul sito pompeiicommitment.org e pompeiisites.org.
Introduce Andrea Viliani.
INFO
Capienza massima di 250 persone a serata
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Prenotazione consigliata su www.ticketone.it (costo prenotazione 1,50 €).
Ingresso (Piazza Anfiteatro) a partire dalle ore 18.30 – chiusura ore 23.00 (ore 22.00 ultimo accesso per la sola visita alla mostra)
INTITOLAZIONE DEL LABORATORIO DI RICERCHE APPLICATE
ad ANNAMARIA CIARALLO (1948-2013)
Motivazioni
Biologa di formazione, nel 1980 divenne funzionaria per l’allora Ministero per i Beni Ambientali e Culturali. Arrivata a Pompei per gestire la problematica del verde, riuscì a tramutare quello che era stato fino ad allora un tallone di Achille in uno dei punti di forza del sito. Infatti, dopo aver gestito la bonifica dalle piante infestanti, tramutò proprio quel verde da nemico ad alleato, curandone la manutenzione e istituendo l’Ufficio Botanico.
Conscia degli spunti di ricerca unici di un sito che ancora conservava giardini domestici e di grande produzione, si dedicò allo studio del paesaggio, delle colture e della flora antica, tanto da divenirne grande esperta. Dalla sua esperienza e dalla sua tenacia nel 1994 nacque, in collaborazione con il CNR, il Laboratorio di Ricerche Applicate dove poté esprimere appieno le sue capacità di studiosa.
Indirizzò i suoi studi in particolare sulla ricostruzione del paesaggio vesuviano del 79 d. C. e sui dei giardini nell’antica Pompei, con uno spiccato interesse per il rapporto fra la città e l’ambiente, oggi come allora, va a lei il merito di aver percepito e tutelato la Pompei attuale come ecosistema complesso da proteggere.
Ricercatrice curiosa e appassionata, non si limitò alla propria materia, su cui scrisse numerosi articoli e monografie, ma allargò l’ambito della ricerca all’archeozoologia, all’antropologia, alle scienze geologiche e vulcanologiche e alla diagnostica, di fatto aprendo la via a un nuovo modo di intendere le ricerche scientifiche in ambito archeologico. Esse infatti erano non più concepite come hard science a soccorso di una materia umanistica come l’archeologia, ma finalmente parte di un concetto di ricerca olistico, all’interno di un pioneristico concetto di trasdisciplinarietà.
Grande cura e attenzione dedicò anche alla conservazione di quei reperti unici che il sito aveva custodito per millenni. Fu sua l’idea di una conservazione preventiva del materiale tramite la creazione, contestualmente al laboratorio, di una camera climatizzata a temperatura e umidità costante che ne prevenisse il degrado e li conservasse per il futuro. Parlando di futuro, fu artefice non solo di un grande lavoro didattico per i più giovani tramite la creazione di realtà come l’Orto Botanico, il Vivaio e il Vigneto Didattico, ma anche della formazione di una intera generazione di giovani studiosi, che ora sono a loro volta professori e ricercatori nelle materie di competenza. Sempre lei ebbe l’intuizione di supportare le attività scientifiche con molteplici convenzioni con i migliori istituti di ricerca italiani e stranieri, di cui molte sono ormai consolidate.
A lei, per tutti questi motivi, si intitola il Laboratorio che volle fortemente, che da oggi si chiamerà “Laboratorio di Ricerche Applicate Annamaria Ciarallo”.
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