CAMILLA ANCILOTTO Performance d’Artista
ATELIER MACRO
a cura di
GIANLUCA MARZIANI
dal 22 al 27 Ottobre 2019 dalle ore 12.00 alle ore 17.00
MACRO ASILO
Via Nizza 138 – ROMA
Nuovo appuntamento museale per Camilla Ancilotto, questa volta al MACRO Asilo di Via Nizza 138 a Roma, con un Atelier Macro il progetto artistico curato da Gianluca Marziani. Per la prima volta il pubblico scopre alcuni passaggi che definiscono la poetica dell’Ancilotto, da anni impegnata con un proprio sistema linguistico con cui indaga nuovi confini dell’immagine e dei suoi margini concettuali. Un vero studio aperto che svela aspetti curiosi, anomali, tecnicamente complessi, a riprova di un’alta manualità che evolve il codice sorgente (la citazione di riferimento) in un meccanismo che rende lo spettatore un soggetto attivo dell’opera.
Atelier Macro – dal 22 al 27 Ottobre 2019, dalle ore 12.00 allo ore 17.00 – è l’occasione per mostrare alcuni passaggi tecnici e sequenziali, una sorta di laboratorio aperto in cui la Ancilotto relaziona un’opera finita (Torso Belvedere) ad un suo doppio in lavorazione, da terminare durante la settimana al museo. Il meccanismo è un marchio ormai unico dell’artista: ogni quadro consta di un telaio con diversi solidi geometrici, montati su assi orizzontali, in grado di roteare su tre diverse posizioni. In pratica, nello stesso quadro convivono tre diverse immagini che possono mescolarsi tra loro in vario modo, creando metamorfosi combacianti, vere e proprie fusioni che trasformano l’immagine d’origine in qualcosa di distopico, ma plausibile.
Si può, dunque, osservare in diretta l’artista mentre è dedita a passaggi di verniciatura e stuccatura dei prismi di legno, qui visibili al naturale. E’ possibile seguire il processo meccanico di taglio e assemblaggio, in modo da evidenziarne la complessità del sistema linguistico, perfetto confine tra pittura volumetrica e scultura neo-pittorica.
Sulle griglie della sala vengono appesi alcuni disegni originali, eseguiti a matita su carta da lucido. Da questi l’artista procede con il suo Torso Belvedere non finito, montato su un telaio provvisorio. Nei vari giorni avviene il trasferimento dei disegni sulla struttura, quindi la pittura tonale a due colori (blu di vite e rosso ossido trasparente), di seguito il lavoro definitivo con tutti i colori prescelti. Una settimana in cui l’artista agisce sulle tre facce dell’opera, ruotandole giorno per giorno, seguendo un processo ciclico che dà al tempo una componente performativa e relazionale. Il tutto si chiude nel fine settimana, quando viene iniziata la doratura con foglia d’oro, epilogo di ascendenza bizantina che sostiene il giusto cortocircuito tra antico e contemporaneo, tra una bellezza rinata e un mondo onirico in cui ogni forma è possibile.
Press Office Camilla Ancilotto
Emilio Sturla Furnò – Communication
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