CAMBIAMENTI CLIMATICI E BUONE PRATICHE
Molti ne parlano, anche nella nostra Comunità. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite gli dedica un preciso Obiettivo (SDG 13). Ma, a livello locale, che facciamo in concreto per contrastare i cambiamenti climatici e promuovere uno stile di vita sostenibile? Vale la pena applicare, per quanto possibile, alcune Buone Pratiche suggerite come risultato del Progetto europeo RESPONSe.
Il cambiamento climatico rappresenta una sfida centrale per lo sviluppo sostenibile. I mutamenti del sistema climatico globale dovuti al riscaldamento dell’atmosfera terrestre compromettono le basi esistenziali di ampie parti della popolazione nelle regioni meno sviluppate, mentre nelle zone sviluppate sono soprattutto l’infrastruttura e singoli rami dell’economia a essere esposti a tali rischi. Il cambiamento dei cicli delle precipitazioni e delle temperature interessano inoltre ecosistemi, come ad esempio i boschi, le superfici agricole, le regioni montane e gli oceani nonché le piante, gli animali e le persone che vi vivono.
L’Obiettivo 13 invita gli Stati a integrare misure di protezione dell’ambiente nelle proprie politiche nazionali e di sostenersi reciprocamente di fronte alle sfide dei cambiamenti climatici. Riconosce la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici come principale forum intergovernativo per le negoziazioni volte a individuare una risposta globale ai cambiamenti climatici. In particolare, chiede di:
Rafforzare in tutti i Paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali.
Integrare le misure di cambiamento climatico nelle politiche, strategie e pianificazione nazionali.
Migliorare l’istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento, la riduzione dell’impatto e l’allerta tempestiva.
Il clima terrestre è sempre mutato nel tempo, ma è chiaro che il trend di riscaldamento attuale sta aumentando ad una velocità che non ha precedenti nei millenni passati. La grande quantità di dati raccolti durante l’ultimo periodo, grazie all’avanzamento tecnologico e scientifico, contribuisce ad un’evidenza inequivocabile: i cambiamenti climatici stanno avvenendo più velocemente del normale a causa delle attività umane e, in particolare, a causa dell’aumento dei livelli di gas serra in atmosfera. Questo ha portato a diverse conseguenze su scala globale: aumento delle temperature, riscaldamento degli oceani, riduzione delle calotte polari, ritiro dei ghiacciai, riduzione delle coperture innevate, innalzamento del livello del mare, diminuzione dei ghiacci nel Mare Artico, eventi estremi ed acidificazione degli oceani. I cambiamenti climatici sono un problema complesso e globale, nel quale siamo già coinvolti, e che continuerà a riguardare le generazioni future, anche nel caso smettessimo di emettere gas serra in questo istante. Nonostante questo, possiamo ancora agire sulla quantità del cambiamento (su quanto cambierà) il clima nel prossimo futuro e abbiamo l’opportunità di rispondere ai cambiamenti climatici ed al riscaldamento globale attraverso due tipologie di strategie a lungo termine: adattamento e mitigazione.
Un insieme di Buone Pratiche, semplici da seguire, è rappresentato dal Climate Menu for Adriatic Regions, sviluppato all’interno del progetto RESPONSe, finanziato dal programma europeo Interreg Italia-Croazia. RESPONSe mira a rafforzare la governance locale rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici e a promuovere uno stile di vita sostenibile nelle aree marine e costiere dell’Adriatico, ma non solo. L’obiettivo è quello di fornire a politici e tecnici locali uno strumento che li supporti nell’affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici. Si tratta di una raccolta di schede tecniche relative a tutti i settori su cui si possa agire a livello di amministrazione locale, regionale e statale per adattarsi o mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Tali schede sono suddivise in diverse sezioni che permettono di comprenderne istantaneamente quali siano gli obiettivi, i risultati attesi, il settore d’interesse, le tempistiche di riferimento e le criticità anche grazie ai collegamenti esemplificativi delle varie azioni messe in pratica in contesti simili.
Tutte le schede sono raccolte in una Piattaforma consultabile on line, consultabile da chiunque abbia voglia di approfondire le modalità di adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici. Inoltre, ogni utente registrato può inviare nuove schede tecniche e contribuire attivamente a rendere lo strumento ancora più utile. Per usarlo è semplice, basta cliccare sul link ClimateMenu ( https://www.climatemenu.eu/it/ ) e navigare nella Piattaforma. Ad oggi ci sono già 160 schede di Buone Pratiche. Cliccando sul nome della scheda, si può leggere la descrizione completa della Buona Pratica: obiettivi, descrizione, criticità, indicatori dei risultati, ….. Una buona palestra per tutti coloro interessati alle Buone Pratiche contro i cambiamenti climatici, applicabili quotidianamente a livello locale. Non serve applicarle tutte, basta scegliere quelle più idonee al proprio territorio.
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