Caffè, l’eterno dilemma: tradizione o modernità?
L’Italia è il paese al mondo che da maggiore importanza al caffè, questo è sicuro. Oltre a essere la bevanda più consumata, col tempo è diventata un rituale che tutti condividono e rispettano, infatti in quasi tutte le case è possibile trovare una macchina del caffè.
Rituale del mattino e non solo
Molto probabilmente si tratta più di un effetto placebo, ma gli italiani, secondo i dati Ansa, bevono il caffè durante la mattinata per svegliarsi: quasi l’80% degli italiani che beve caffè espresso lo fa al mattino appena sveglio, mentre il 60% lo fa per darsi la carica per affrontare la giornata. È risaputo che il caffè ha diversi benefici tra questi c’è quello di incrementare la produttività facendo da carburante per il nostro organismo, ma principalmente è riuscito a entrare nella mente degli italiani.
La condivisione e il rispetto che esiste per la pausa caffè ha del surreale. Chi al mattino davanti a un quesito non ha risposto di aver prima bisogno di un caffè? Credo tutti, e nessuno ha mai osato mettere in dubbio questa necessità. In Italia si tratta di un momento sacro che va affrontato con il dovuto rispetto e nel relax più totale, come se si sta per bere una pozione magica in grado di darci la forza per affrontare anche le sfide più dure.
In quali luoghi si preferisce bere caffè
La pausa caffè varia in base alla persona, ma resta un obbligo che non può mancare. La media dei caffè consumati da un italiano in un giorno è di 4 tazze, anche se nel corso degli ultimi anni sta leggermente diminuendo. Questi 4 caffè si collegano ad altrettanti momenti della giornata: a casa, al bar prima del lavoro, a metà mattina e pomeriggio e dopo pranzo e cena.
Sicuramente il luogo dove gli italiani preferiscono consumare il caffè e il bar, almeno per oltre il 70% secondo i dati Ansa, seguono l’ufficio e la propria abitazione. La tradizione dice che a casa si dovrebbe utilizzare la Moka, personale e alla quale va tutto l’onore e il rispetto, ma negli ultimi tempi c’è stato il boom del caffè in cialde e capsule.
La comodità delle capsule e delle cialde per un espresso come al bar
Le capsule sono molto comode e ci permettono, con l’utilizzo di una buona macchina per il caffè, di fare un espresso molto simile a quello che si beve al bar. Questo è il motivo che spinge oltre 4 milioni di italiani ad utilizzare questo metodo, cifra che è raddoppiata nel corso degli ultimi anni e che trova il maggior consenso tra gli under 35.
Questa modernizzazione ha naturalmente colpito anche i produttori, anche quelli storici che quindi hanno rivoluzionato il modo di fare il caffè. Anche la Bialetti che nel lontano 1933 ha creato la Moka, che da allora è presente in tutte le case degli italiani, e non solo, dal 2010 produce le capsule.
Questi piccoli contenitori di plastica o alluminio, consentono di scegliere tra diversi tipi e gusti di caffè, da quello più forte e corposo al più dolce e delicato passando per il decaffeinato, le varie bevande e anche gli infusi.
Nonostante la diffusione delle capsule e delle cialde, utilizzabili con diversi tipi di macchine per caffè, il 90% circa degli italiani continua ad utilizzare l’intramontabile Moka. Il progresso può portare all’uso di dispositivi comodi e veloci, ma per molti, il caffè resta sacro e quando vuole concedersi una vera pausa caffè non riesce a fare a meno della tradizione ormai troppo radicata per essere spazzata via definitivamente. A quanto pare la Moka sarà presente nelle case degli italiani ancora per moltissimo tempo.
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