C’era una volta l’infanzia…
I tempi cambiano, e i costumi anche. La tecnologia ha trasformato l’universo infantile, collocando nel mercato nuovi giochi, che non richiedono nè creatività, nè un minimo sforzo, isolando così i bambini e lasciandoli alla sedentarietà. Sedotti dalla magia del mondo virtuale, rimangono ore davanti al monitor di un computer, praticando, spesso, giochi violenti.
Una ricerca sull’educazione infantile indica che il 90% dei bambini in generale preferisce i video game, la tv e il computer come primo divertimento. Questo prova che, letteralmente, non si gioca più come si faceva una volta. Per i pedagoghi, i giochi elettronici possono anche stimolare il raziocinio dei piccoli, ma, infelicemente, non esercitano l’immaginazione e l’arguzia, che già si scontra con un mondo dove la fantasia è stata modellata per far si che non sia più necessario svilupparla. Non soltanto la tecnologia è responsabile del cambiamento d’abitudini. La crescita delle città, l’eccesso di violenza, la mancanza di spazio influenzano i nuovi modelli di comportamento infantile. Imprigionati in appartamenti e in case circondate da alti muri, i bambini non hanno altre possibilità e finiscono per cedere agli appelli d’Internet, come alternativa al divertimento. Negli ambienti esterni, le avventure si restringono alle visite nei centri commerciali, dove si gustano prelibati e golosi cibi altamente calorici. Gli specialisti difendono il riscatto degli antichi giochi, perché offrono i benefici della coordinazione motoria, lo star insieme e la disciplina, il raziocino e l’agilità. Nel passato i bambini ricevevano i regali nelle sole date festive, come il Santo Natale e i compleanni, il divertimento era affidato all’immaginazione. Nella strada e nei giardini, gli amici si riunivano e creavano bambole di panno per teatri di fantocci, utilizzavano semplici elastici per spingere le corde, salivano sugli alberi, giocavano alla ruota in piazza… Ma è colpa dei bambini se non possono più usufruire degli stessi piaceri, come fecero i loro padri e i loro nonni? Il progresso è importante, ma impietoso. Dove sono i giardini? Dov’è la sicurezza nelle piazze, la libertà di poter giocare in strada? Dove sono i muretti? Il progresso li ha eliminati. Il gatto mangiò… il dito mignolo, il suo vicino… e i vecchi antenati…!
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