Bvb Rsr Castelli Romani (calcio a 8, serie B), Ragnedda: “La finale play off? Possiamo giocarcela”
Un’altra squadra in finale play off per la “famiglia sportiva” della Bvb Rsr Castelli Romani. Dopo la serie A2, anche il gruppo che milita in serie B si è guadagnato la possibilità di fare il salto di categoria. Nell’ultimo turno, i ragazzi del presidente Kevin Campagna hanno battuto 6-1 la Dr Academy con le doppiette per Marco Selli e Stefano Gatta e reti di Tiziano Bompiani e Flavio Ragnedda. È proprio quest’ultimo, difensore centrale classe 1989 e capitano del gruppo, a parlare della sfida e di questo finale di stagione della serie B della Bvb Rsr Castelli Romani: “L’ultima gara di campionato l’abbiamo condotta molto bene, anche se nel primo tempo abbiamo un po’ faticato per sbloccare il risultato. Una volta andati in vantaggio prima dell’intervallo, siamo riusciti a spezzare l’equilibrio e nella ripresa abbiamo dilagato”. Ragnedda commenta il terzo posto finale della serie B della Bvb Rsr Castelli Romani nel girone di campionato: “Il percorso è stato tutto sommato positivo. Si poteva fare qualcosa in più, ma le squadre che ci sono finite davanti (Real Centocelle e Boca Roma, ndr) si sono dimostrate più continue e comunque sono molto forti”. Proprio il Boca Roma (piazzatosi al secondo posto del girone) sarà l’avversario nella finale play off che varrà il salto di categoria e che si giocherà lunedì prossimo alle ore 22,30: “Nei precedenti abbiamo perso in entrambi i casi per 2-1, ma le partite sono state sempre molto tirate. Sulla carta è normale che siano leggermente favoriti, ma noi siamo consapevoli che ce la possiamo giocare. Inoltre si giocherà in gara unica ed è un po’ diverso”. Ragnedda è al suo primo anno nella famiglia sportiva della Bvb Rsr Castelli Romani: “Ero fermo da un anno come atleta perché mi ero dedicato al ruolo di allenatore (che tuttora ricopre in un altro club di serie A2, ndr), ma sia il presidente Campagna che tutto il gruppo mi hanno accolto a braccia aperte. Ero entrato in punta di piedi e invece ora mi ritrovo capitano di questa squadra e per me è motivo di orgoglio”.
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