Buonanotte Italia
A seconda dei punti di vista sono passati venti anni o venti secoli, in ogni caso “Mani Pulite” fu davvero un terremoto epocale in politica, in economia, nell’informazione. I vertici supremi dei partiti furono tutti decapitati, in quanto le operazioni di approvvigionamento fraudolento dei fondi necessari al sostentamento – pur condotte da funzionarietti e funzionarioni di partito – dovevano per forza essere a conoscenza dei capi, ossia di chi in ultimo quei soldi li doveva pur amministrare, smistare, ecc. Era il teorema aureo del “non poteva non sapere” su cui poggiava l’intero castello accusatorio della magistratura. Tutti i partiti furono dunque decapitati……..beh, proprio tutti no, uno solo si salvò (forse per intervento diretto dello Spirito Santo?) poiché unico e mefistofelico artefice del colossale giro di denaro che ruotava attorno a quel partito fu riconosciuto un oscuro tirapiedi senza storia, il “compagno G.” Oceani di denaro che entravano e nessuno si chiedeva come e da dove: il partito più laico del Paese si limitava dunque a ringraziare quella Divina Provvidenza nella quale peraltro, per dovere ideologico, neanche poteva credere. All’epoca era dunque un teorema a universalità limitata, in quanto valeva per tutti meno uno.
Da allora il “non poteva non sapere” ha alimentato decine di filoni giudiziari, a cominciare ovviamente da quelli riguardanti Berlusconi, il capofila per eccellenza di tutti quei reprobi che – a parte le proprie responsabilità personali e dirette – a torto o a ragione hanno il dovere messianico di sapere tutto e quindi di condividere nella responsabilità qualunque nefandezza operata in loro nome e conto dalla scala gerarchica dei sottoposti, giù giù fino agli uscieri a cui i clientes regalano la stecca di sigarette.
Sono trascorsi vent’anni e il lunghissimo fiume dei “doverosi nel sapere” è passato sotto molti ponti. Oggi, però, quel fiume si è nuovamente affacciato sulla riva del medesimo partito, o almeno di quello che è il suo legittimo erede politico e storico. Un tale signor F. P., ex sindaco di Sesto San Giovanni, ex presidente della Provincia di Milano, ex capo della segreteria politica del suo partito è indagato in modo pesantissimo in un giro di corruzione a molti zeri. Un pezzo da novanta, quindi? Macché, un perfetto sconosciuto. Chi, quello lì? Mai sentito nominare. Eppure è dei vostri, un grosso calibro! Boh, forse, mah! E la magistratura ne ha chiesto addirittura l’arresto, segno che di carte in mano ne ha parecchie e pesanti! Vedremo, ne parleremo. Segretario, lei dunque “non poteva non sapere” cosa faceva il suo braccio destro? Ma quando mai, io anzitutto non so proprio niente, anzi a malapena mi ricordo di questo tale, eppoi noi non le facciamo quelle robe lì, è cosa per Berlusconi e i suoi laidi servi, anzi sono proprio loro che hanno orchestrato questa indegna campagna contro di noi. Noi, che siamo al di là e al di sopra di queste bassezze umane, perché la nostra missione salvifica è quella di moralizzare l’Italia purgandola proprio da gente come l’attuale premier.
Ho capito, signor segretario, ho capito tutto, buonanotte. Sì, davvero. Buonanotte a tutti.
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