Buona navigazione… con un occhio ai salvagente
Fatto. La nave è varata. Il governo c’è. Non gli si possono imprimere intenzioni, mettere a conto errori che non ha avuto il tempo di fare, o regalare glorie anticipate. Il resoconto e i commenti su ciò che è avvenuto nei mesi scorsi sono ampiamente nelle pagine dei giornali, sui social media, così come rubricati molti comportamenti di appartenenti a forze appena nate, almeno sulla scena pubblica, anche se forgiate da anni di ritrovi e discussioni. Forze alle quali non si è inteso consegnare subito e tutte assieme le chiavi del Paese, che l’espressione popolare, lo hanno teorizzato per primi i filosofi greci, non sempre e in tutte le sue manifestazioni è segno di assennatezza e sguardo predittivo verso il futuro. Anche che la politica non sia l’esercizio di poche volontà forti ma il governo della res publica ce lo hanno ricordato le più alte istituzioni dello Stato che hanno cercato garanzie per i cittadini tutti: quelli che hanno votato i politici componenti il presente governo e quelli che non li hanno votati. Invece, che i giorni, febbrili, di formazione d’una nuova squadra di governo, più che essere la messa in opera, sicura, dei convincimenti politici degli eletti, fossero una specie di ‘laboratorio’ nel quale fare braccio di ferro, avanzare, fare passi di lato e indietro, rilanciare, questo ce lo hanno insegnato, o semplicemente ricordato, i mesi appena trascorsi. Non c’è mai nulla di saldo, nemmeno in politica, semmai questa sia mai stata sinonimo di solidità: di fronte alla dialettica che deve chiamare in causa le persone in quanto tali e i loro convincimenti più profondi che nemmeno una conoscenza annosa (Di Maio e Salvini conoscevano di persona Savona da una decina di giorni quando lo hanno proposto ministro…) può evitare di dover mettere sotto la lente d’ingrandimento. La fase di formazione d’un governo, ricordiamocene anche in tempi super veloci e lassi come questi, nei quali la differenza d’opinione la fanno i meme (sigh!), è ‘laboratorio d’intenzioni’ non solo nel suo svolgersi ma anche all’interno delle compagini che dovrebbero con mano sicura andare a svolgere il ruolo istituzionale. Facciamo a questa nave, barca, veliero, goletta, clipper, comunque la vogliate immaginare abusando d’una metafora quasi estiva e vacanziera, gli auguri di buona navigazione? Certo, ma senza poter evitare d’accertarsi, con la coda dell’occhio, lo hanno già fatto per noi i rappresentanti più ’navigati’ delle istituzioni, che siano presenti e integri gli equipaggiamenti di salvataggio…. (Serena Grizi) immagine web
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