Buon Solstizio a Tutti!
Tra il 21 e il 24 giugno solitamente ricorre il solstizio estivo in cui il sole benedice la natura con la sua luce feconda. Anticamente in questo periodo si celebravano i giorni più importanti della stagione estiva. La celebrazione non può essere interrotta, mai, ed in particolare quest’anno in cui, per Paolo D’Arpini, proprio in questo periodo ricorre l’80° anniversario della sua nascita.
Egli scrive: “Quando giunsi a Calcata, nella metà degli anni ‘70 del secolo scorso, nel paese vecchio risiedevano solo i vecchi che dicevano di “voler morire lì dov’erano nati” e così aspettavano giorno dopo giorno, anno dopo anno, che l’evento si compisse. Giungeva una nuova primavera ed alle porte dell’estate, se sopravvissuti, esclamavano “anche quest’anno l’abbiamo sfangata!”. Dicevano così perché di solito la morte sopraggiungeva in inverno e raramente d’estate. Oggi non son più a Calcata, anzi non so nemmeno bene dove sono, in questa mia esistenza senile. So però che il 22 ed il 23 giugno 2024 sarò a Treia ed a Pedaso, nelle Marche profonde, a festeggiare il Solstizio Estivo e la mia sopravvivenza.
Ai primordi della cultura umana la differenza fra Natura e “persona” era impercettibile, la speculazione filosofica non era arrivata a presupporre un io separato, in quanto fruitore privilegiato dell’esistenza. Infatti nell’antica tradizione matristica e panteistica la Natura era vista come la Madre Universale, la quale da se stessa ed in se stessa produce tutti i fenomeni, manifestando tutte le forme. In questa visione non vi è alcuna separazione o differenza fra la Matrice e le sue emanazioni, viventi o amorfe che siano. Animali, piante, montagne, corsi d’acqua, mari, cielo stellato, luna, esseri umani… tutto compartecipa ed è espressione dell’atto creativo, parte indivisibile di un Unicum.
La creazione in questa ottica è vista come qualcosa di spontaneo e naturale, una ricorrenza ciclica che sorge dalla terra, sulla terra insiste ed alla terra ritorna, in un continuo ripetersi senza un “oltre”. Tutto è presente nell’eterno qui ed ora. Questa beata visione non si è esaurita con il trascorrere delle generazioni, essa è durata a lungo, ed ancora permane nelle menti illuminate. Il suo procedere ellittico conserva il sapore dell’eternità.
Ed è proprio così che possiamo cercare di ritrovare la comprensione della nostra vera natura e del corretto agire nel mondo. Con l’adesione all’evento “Vita e Morte” è possibile realizzare nella maniera più completa le facoltà interiori dell’uomo. Questa possibilità è fondata sul fatto che l’uomo ha in sé facoltà simili al Cielo e alla Terra, in quanto egli è un micro-cosmo. Così è detto nel Libro dei Mutamenti, in cui sono riprodotte le leggi del Cielo e della Terra, ed esso fornisce gli strumenti per coltivare la propria natura intrinseca, cosicché le più intime qualità buone possano dispiegarsi. In particolare due cose vengono prese in considerazione: la saggezza e l’operare, l’intelletto e la volontà. Quando intelletto e volontà sono centrati nel modo giusto anche la vita emotiva giunge alla giusta armonia.”
Cercheremo di ravvivare questi sentimenti il 22 giugno 2024, in campagna a Moje di Treia, durante un agone poetico, ed il 23 giugno 2024, in riva al mare a Pedaso, con altre poesie ed un bagno di suoni. Info: 333.6023090
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