Bulli, carcere, comunità, di Vincenzo Andraous
Vincenzo Andraous è nato a Catania il 28-10-1954, ristretto da trent’anni e condannato all’ergastolo “fine pena mai”. In regime di semilibertà svolge attività di tutor nella Comunità Casa del Giovane di Pavia. Collabora a tesi di laurea in psicologia, criminologia e sociologia. È titolare di una rubrica settimanale sul quotidiano Avvenire, altresì su alcuni periodici on line di informazione e sul nostro periodico. Ha pubblicato libri di poesia, di saggistica sul carcere e la devianza, sul bullismo, nonché la propria autobiografia.
A volte una cella, uno spazio chiuso, fa strani effetti. Ti riduce, ti restringe, ti limita, ti spegne. A fronte di questa morte annunciata, della galera così com’è, c’è questo sorprendente incontro con gli altri che ci attende, c’è lo stupore di ritrovarsi al cospetto dell’universo interiore che è in noi il quale ci conduce sul sottile confine che delimita la scelta di rinnovarsi, di cambiare, ricorrendo alle proprie forze, alle proprie energie per cercare di essere un uomo libero nonostante il carcere. Vincenzo Andraous
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