“Necessari e utili i provvedimenti della Regione Lazio di sospendere la captazione idrica dal lago di Bracciano da parte di Acea Ato 2″, così in un comunicato Cristiana Avenali, consigliera Pd della Regione Lazio e componente della Commissione Ambiente.
“La situazione del bacino lacustre é davvero preoccupante e si sfiora ormai il disastro ambientale, quindi il provvedimento era l’unico che si potesse prendere, dopo aver intrapreso un confronto con i sindaci le associazioni e la stessa Acea, per avviare un’azione di salvaguardia relativa agli aspetti ambientali-naturalistici del bacino, con l’obiettivo di recuperare per quanto possibile la sua naturale integrità ecologica e l’importante biodiversità presente. Inoltre l’ordinanza regionale, intende rivedere e far ritornare le quote di captazione entro i limiti consentiti, nella considerazione che il prelievo dal lago di Bracciano era previsto solo, per situazioni di emergenza, mentre Acea sta captando già da maggio”, prosegue la consigliera Avenali.
“È assurdo che ora il gestore tenti di gettare nel panico i cittadini romani e dimentichi, che l’acqua non è di sua proprietà e che la mancata manutenzione della propria rete di distribuzione causa circa il 47% di dispersione delle captazioni idriche. Non è davvero più accettabile che chi gestisce il servizio idrico, non si occupi efficientemente della corretta manutenzione e integrità delle infrastrutture e degli acquedotti, come non è accettabile che il Comune di Roma azionista di maggioranza sia stato completamente in silenzio fino ad ora e cosa ancora più grave non sia intervenuto nell’ultimo anno per affrontare la questione”, fa notare la consigliera. “Solo attraverso una ottimale gestione della risorsa idrica, che passa da una efficace manutenzione degli impianti per evitare sprechi, all’incentivazione di pratiche di riutilizzo di acque reflue depurate e che da una parte riduce la domanda e i consumi e dall’altra incrementa l’efficienza degli usi, si potranno evitare ulteriori emergenze come quella di questi giorni e preservare una risorsa così preziosa, ricordando che nell’immediato futuro dovremo fare sempre più i conti con cambiamenti climatici imprevedibili e che i periodi di siccità potrebbero divenire sempre più frequenti e devastanti, se non metteremo subito in campo azioni virtuose di risparmio e ottimizzazione dell’uso di quell’oro blu che oggi già comincia a scarseggiare pericolosamente”, conclude Cristiana Avenali. |
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