“Bovillae Risorge”: il volume di Mauro Abate
“Bovillae Risorge”: il volume di Mauro Abate, Presidente di Italia Nostra Marino, ricostruisce la topografia del teatro e del sito dei Sodales Augustales Claudiales
Edito da Arbor Sapientiae, mira a promuovere una maggiore tutela dell’antica città fondata dai coloni di Alba Longa e culla commemorativa della Gens Iulia
Il libro “BOVILLAE RISORGE. Topografia del Teatro e del sito dei Sodales Augustales e loro tutela” (Edizioni Arbor Sapientaie), scritto da Mauro Abate, presidente della sezione di Marino di Italia Nostra, ha lo scopo di promuovere sia l’interesse per l’ampliamento degli scavi nel sito archeologico, rimasti incompleti, che potenziare la tutela dell’area. Il libro ha ottenuto il patrocinio di Italia Nostra Onlus nazionale.
Lo studio fa luce in particolare su due vestigia di grande rilevanza dell’antica città. Sotto osservazione in primo luogo è il teatro antico.
Dopo essere stato scavato e studiato nei primi anni dell’800, la struttura e la sua via di accesso erano sembrati svanire nelle vigne di Frattocchie, al punto che se ne era persa perfino la precisa localizzazione. Dei tentativi avevano condotto a risultati insoddisfacenti, oppure errati. Recenti ritrovamenti compiuti dall’autore hanno consentito invece oggi di geolocalizzare con precisione il teatro. anche con l’impiego di moderni strumenti digitali che hanno reso possibile interpolare le antiche mappe di scavo con quelle contemporanee satellitari e catastali, ottenendo così una cartografia esatta del monumento. Il teatro era il cuore pulsante della città albana, i cui abitanti erano orgogliosi della diretta discendenza della vicina Alba Longa, progenitrice di tutti gli insediamenti della confederazione latina, precedendo la stessa fondazione di Roma di alcuni secoli. Ne condivideva gli stessi numi tutelari.
Il volume si focalizza poi sul celebre sito dei Sodales Augustales Claudiales, di profondo significato ideologico e di grande rilevanza per la storia di Roma. Mediante l’estrapolazione e l’interpretazione di tutte le carte degli scavi esistenti e l’interpolazione digitale con strumenti d’avanguardia è stato possibile ottenere una cartografia convincente e coerente, anche sulla mappatura catastale attuale.
Delineato inoltre l’antico tracciato della via di accesso al sito. La cartografia della sede dei Sodales e della via antica sono stati un enigma irrisolto negli ultimi due secoli, perché non sembrava esserci concordanza tra le varie mappe di scavo e nei resoconti degli archeologi succedutisi a partire dai primi anni dell’800, e anche nelle iscrizioni ritrovate. L’avere ricostruito l’esatta cartografia del sito consente sia di individuare gli aspetti funzionali delle varie strutture, sia di pianificare futuri scavi che potranno portare ad altri importanti ritrovamenti, oltre a quelli famosi dei primi ‘800, per acquisire una cognizione più completa di questo fondamentale sito dell’antica Roma. La sua importanza era stata infatti elevata dall’imperatore Tiberio, succeduto a Augusto, per celebrare la discendenza della stirpe di quest’ultimo, la Gens Iulia, da Alba Longa e da Iulo, figlio di Enea, a sua volta figlio di Venere. La discendenza da Alba Longa e l’origine divina fornivano il substrato ideologico per legittimare il ruolo influente della stirpe a governare Roma. Il complesso era completato da un grande circo equestre, un sacrario in onore della Gens Iulia, da mausolei, da cisterne d’acqua, acquedotti, mosaici e un foro. Assolse la sua funzione tra il 16 AD e il 230 AD.
La sede di Bovillae era primaria rispetto ad analoghe sedi sparse in tutto l’impero romano, e al contrario di quelle non era retta da ordinari cittadini, per quanto rappresentativi, per la celebrazione del culto della Gens Iulia. Era sede infatti di una sodalitas, cioè di un collegio composto da 21 senatori, e da membri della famiglia imperiale regnante, per oltre due secoli. I loro nomi e le loro funzioni venivano inscritte su lastre con grande cura.
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