Botswana il delta dell’Okavango è la millesima meraviglia UNESCO
Il Delta dell’Okavango, nel Botswana, è il secondo più grande delta del mondo, dopo il delta interno del Niger.
Il fiume nasce in Angola, con numerosi affluenti prende il nome di Cubango, poi prosegue il suo viaggio verso la Namibia col nome di Kavango e finalmente entra in Botswana, dove prende il nome di Okavango. Milioni di anni fa l’Okavango scorreva fino ad un lago interno chiamato Makgadikgadi, ora divenuto la distesa desertica di Magkadikgadi Pans.
L’attività tettonica e le faglie interruppero il corso del fiume causando l’odierna stagnazione che oggi forma il Delta. Questo ha creato un unico sistema di acque che supporta un ecosistema di fauna e flora, al posto di quella che sarebbe stata la savana arida del Kalahari.
Ora è la millesima meraviglia del mondo: lo hanno deciso gli esperti dell’Unesco, rendendo omaggio a questo ambiente naturale unico.
Le piene del Delta iniziano con le piogge in Angola, da ottobre ad aprile, e giungono ai confini fra Namibia e Botswana in dicembre per raggiungere la parte meridionale del Delta a Maun a metà luglio, impiegando così quasi nove mesi dall’estremità settentrionale a quella meridionale. Questa lenta fase di piena è dovuta alla mancanza di dislivello del Delta, solo 60 metri in 450 chilometri.
Alla fine della sua corsa, il delta si esaurisce nel Kalahari, tramite il fiume Boteti con una evaporazione del 95% dell’acqua rimasta.
Durante la fase di picco della piena, l’area del Delta si espande fino a 16.000 chilometri quadrati, ritornando a circa 9.000 chilometri quadrati nei periodi di secca. E con il movimento delle acque all’interno del Delta, si muovono gli animali: leoni, leopardi, ghepardi sono abbastanza stanziali, la giraffa, per esempio la si vede anche nella stagione secca, come il kudu, il raficero (una piccola antilope), mentre l’impala o gli gnu e i tantissimi uccelli hanno bisogno dell’erba fresca e abbondanti prati fioriti.
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