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Le persone piccolo-borghesi, in genere, sono dei “mostri”, ossia soggetti maligni, malcelati sotto mentite spoglie di perbenismo e, dunque, fintamente perbene. Finché non vengono calpestati i loro piedi e lesi i loro interessi egoistici, da piccoli borghesi quali sono, finché sono agiati e prosperano in questa società di ipocrisie e meschinità, per loro il mondo va bene ed è giusto così, anche se altrove, in Africa ed in altri luoghi del nostro pianeta, milioni di esseri umani muoiono di fame e sete, e nonostante si combattano guerre terrificanti dovunque. Ciò che più conta, per loro, è salvaguardare i propri interessi esclusivi e miserabili. Ma appena il misero, angusto e squallido orticello in cui essi prosperano, viene minacciato, ecco che il cinico perbenismo svanisce in un istante e la loro maschera grottesca cade, per disvelare il vero volto, perverso e mostruoso, intriso di rancore ed astio nei confronti dei più deboli e dei reietti, additati quali facile capro espiatorio su cui riversare codardamente i propri istinti e le proprie pulsioni di odio. Costoro si celano e mescolano ovunque, anche tra i nostri vicini di casa. Il loro motto preferito è: “prima i fatti miei”, anzi solo i fatti miei! Da tale assunto discende quel “sovranismo psichico” che consiste in una volontà bieca ed egoistica di preservare, ad ogni costo, i propri privilegi esclusivi, fregandosene altamente delle altre realtà del mondo, del loro prossimo, che probabilmente immaginano come una sorta di “astro” che orbita attorno ai loro interessi squallidi e meschini. A chiunque tenti, in qualche modo, di ribellarsi a questo torbido ed abominevole sistema classista di potere, essi contrappongono ogni strumento, “democratico” e, se occorre, anche brutale ed autoritario, invocando misure e provvedimenti repressivi, perfino la pena capitale. Ecco chi è il “borghese piccolo piccolo”, vale a dire “l’uomo medio”, il tipico abitante delle nazioni più agiate ed opulente dell’Occidente: è un autentico “mostro”, è un “super campione” di ipocrisia, egoismo e menefreghismo, un “portatore sano”, spregevole e detestabile, di abiezioni, crudeltà, e cinismo, menzogne e disonestà morale ed intellettuale. Siamo immersi in questo squallore di “civiltà”, di inganni che coprono i misfatti e le nefandezze dell’imperialismo occidentale. Ed ora che il Natale si avvicina, noi ci apprestiamo a fingerci più “buoni”, ben disposti e magnanimi verso chi soffre (a causa del nostro stesso stato di benessere). Ma a patto che non si ribelli, ma continui a patire in silenzio. Il “reprobo” che osasse protestare, o ribellarsi al proprio “destino”, verrebbe schiacciato. I piccoli borghesi si dimostrano “gentili e generosi” solo verso gli schiavi mansueti, ma possono rivelarsi estremamente feroci ed implacabili verso gli epigoni di Spartaco. Questi cinici, perversi e mostruosi farisei, “campioni” di malafede, di egocentrismo ed avidità, tanto puerili e permalosi, quanto vendicativi e feroci, fin troppo bugiardi, capricciosi e tirannici, alla stregua di quei bambini viziati, costituiscono lo specchio fedele ed osceno della nostra società (in)civile, di quel mondo piccolo-borghese in cui oggi siamo tutti prigionieri.