Bordatino, trippa e castagnaccio prima della conquista del “cencio” allo storico Palio di Buti
Sette contrade, un grazioso paese in provincia di Pisa e una delle corse a cavallo più antiche d’Italia. Sono questi gli “ingredienti” principali del Palio di Buti, un evento che riesce a unire sapientemente storia, folclore, gastronomia e cultura. Una manifestazione attraverso la quale il borgo toscano rinnova una tradizione che affonda le sue radici nel XVII Secolo, celebrando al contempo il proprio passato con una spettacolare rievocazione storica e la propria cucina con le cene itineranti e le “trippate” in piazza.
Già, perché anche quest’anno nei giorni della festa – in programma il 3, 9, 10, 14, 15, 16 e 17 gennaio – per tutte le vie del paese si sentirà l’inconfondibile profumo della “trippa alla butese”, il piatto tipico della festa di San Antonio Abate a base di trippa di manzo cotta con salsicce, carote, fagioli e pomodoro. E grazie alle cene itineranti si potranno gustare i piatti tipici della tradizione contadina locale nelle vecchie scuderie, frantoi e teatri: zuppa di cavolo, maccheroni al sugo di coniglio, bordatino alla pisana (una zuppa a base di farina di mais e cavolo nero), fagioli all’uccelletta con salsicce, costine di maiale in umido con olive e polenta, ritagli di maiale con cavolo nero, castagnaccio, cantucci nel vin santo, cialde con panna e cioccolata e ciambelle fritte.
Il tutto in un clima di spasmodica attesa in vista della corsa, in programma domenica 17 gennaio. Seguendo un antico rito, il risveglio sarà scandito dalla Messa dei Cavallai, e successivamente da un’abboffata di trippa e vino; a metà mattina le contrade, precedute dal cavallo e dal fantino con i quali gareggeranno nel pomeriggio, attraverseranno le vie del centro fino al sagrato antistante la Pieve, dove insceneranno la rievocazione storica preparata con cura durante tutto l’anno: qui saranno consegnati ai fantini la giubba e la berretta, e saranno benedetti i cavalli.
Alle 14 prenderà il via il Palio, che si corre lungo la “via Nuova”, la principale strada di accesso a Buti, ricoperta per l’occasione da uno strato di terra battuta: su questo percorso in salita di circa 700 metri, fra lazzi, scherzi e un tifo da stadio, le Contrade si giocheranno in tre “batterie” e nella corsa finale l’onore e il lavoro di un anno intero. Il vincitore si aggiudicherà il Palio – detto anche Cencio – che viene dipinto ogni anno da un artista diverso, e a dorso del proprio cavallo verrà condotto in trionfo per le vie del paese dai contradaioli in festa.
La prima edizione della versione moderna della corsa risale al 1961, ma a Buti questa tradizione risale addirittura nel XVII Secolo, quando in occasione dei festeggiamenti di San Antonio Abate – protettore degli animali – venivano benedette le stalle del paese. Antichi documenti testimoniano che nel 1805 la ricorrenza si svolse con “banda, cavalli e con un comitato di festaioli”, e ancora che nel 1848 fu organizzata una “corsa di cavalli di prima forza a Fantino con premio al vincitore di Zecchini dodici”. Nel paese in provincia di Pisa, insomma, questa non può che essere la festa più importante dell’anno: ecco quindi che il ricco programma prevede anche mostre, sfilate folkloristiche, spettacoli musicali e teatrali e incontri con i personaggi che hanno fatto la storia della corsa.
Il Palio di Buti, insomma, è diventato nel corso degli anni uno degli eventi più interessanti d’Italia non solo dal punto di vista storico, ma anche culturale ed enogastronomico. Situato sulle pendici orientali dei Monti Pisani, sulle rive del Rio Magno, tra boschi di pini e di castagni, il paese è un piccolo gioiello tutto da scoprire, a partire da Castel Tonini che lo sovrasta. Meritano una visita anche la Villa Medicea, la chiesa romanica di San Francesco e la Chiesa dell’Ascensione, mentre i boschi che la circondano offrono agli amanti della natura la possibilità di piacevoli passeggiate a piedi o in bicicletta.
Date – 3-16 gennaio si tiene la festa del Palio
17 gennaio ci sarà il Palio
Località – Buti (Pisa)
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