Bonifica Valle del Sacco, novità importanti e positive: chiusa la perimetrazione e finanziamento di 10 milioni per iniziare la bonifica dalla legge di stabilità
Legambiente “Grazie alla vittoria del ricorso nostro e di associazioni e comitati territoriali, contro il declassamento del sito, oggi sono state messe in campo le risorse economiche necessarie alla bonifica della Valle del Sacco e si è pianificata l’azione definendo il perimetro. Ora la bonifica vada avanti speditamente”
A pochi giorni dalla perimetrazione per la bonifica del Sito di Interesse Nazionale della Valle del Sacco, dalla legge di stabilità è arrivato il finanziamento necessario all’avvio della bonifica stessa; due passi fondamentali. Nella conferenza dei servizi istruttoria del 15 dicembre si era infatti conclusa la definizione del perimetro di bonifica dopo un anno di incontri e studi e superando la confusione generata dalle diverse competenze di commissario, regione, ministero. Il perimetro è stato approvato dai Comuni e dagli enti pubblici e ora rimane la fase finale di coinvolgimento dei privati.
La seconda notizia positiva arriva dalla legge di stabilità, che prevede, come per altri SIN, anche per la Valle del Sacco risorse economiche per avviare gli interventi di bonifica, pari a 10 milioni (solo per la Valle del Sacco) tra 2016 e 2017.
“Siamo ad una svolta storica verso la bonifica dell Valle del Sacco che ora ha un perimetro definito e le risorse economiche necessarie alla fase iniziale, i 10 milioni sono importanti ma serviranno ben altre risorse per completare il lavoro – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Quando abbiamo fatto ricorso insieme a comitati e associazioni del territorio contro il declassamento, perchè la Valle del Sacco ritornasse a essere Sito di Interesse Nazionale, speravamo in un giorno del genere e grazie anche a quella vittoria oggi sono state messe in campo le risorse economiche necessarie alla bonifica e si è pianificata l’azione con la definizione del perimetro. Ora chiediamo alla Regione di farsi garante sull’iter, per una definitiva approvazione dell’area di intervento e che sia fatto con tempi certi con il coinvolgimento dei soggetti privati territoriali. Il ritorno del sito nel programma nazionale di bonifica, su cui anche noi avevamo fatto ricorso, è ciò che ha permesso di sbloccare la situazione, ora Legambiente, i comitati e le associazioni del territorio, continueranno a vigilare sull’iter della bonifica”.
Per la perimetrazione definitiva adesso, i comuni interessati, dovranno comunicare ai proprietari delle aree l’inserimento nel perimetro del SIN e a seguito di questa comunicazione i proprietari potranno eventualmente trasmettere proprie osservazioni, acquisite le quali si procederà all’approvazione definitiva del perimetro. “Dopo anni di stallo è finalmente ripartita la bonifica – commenta Giorgio Zampetti responsabile scientifico nazionale di Legambiente – e l’acquisizione degli ultimi pareri sul perimetro, può e deve essere veloce e determinata, insieme ad un utilizzo dei fondi trasparente e efficace per il percorso di risanamento che da troppo tempo questo territorio attende. D’altronde gli elementi positivi di questi giorni arrivano però dopo 10 anni dall’inserimento del sito nel programma nazionale di bonifica, ritardo ingiustificato e grave per l’ambiente e la salute dei cittadini su cui ora occorre dare risposte certe, concrete e rapide per avviare e concludere la bonifica e per il rilancio dell’area”.
Intanto Legambiente, dopo l’impegno costante su questo territorio con i suoi circoli e volontari, quello legale nel processo Valle del Sacco e contro il declassamento del Sito, e quello ultra-ventennale per l’introduzione degli Ecoreati nel codice penale conclusosi con successo lo scorso 19 maggio, sta dando vita all’ #ecogiustiziatour, un viaggio in tutta Italia per far scoprire il nuovo strumento legislativo che farà tappa proprio ad Anagni il prossimo 15 gennaio, dalle ore 17.30 presso la sala della Ragione.
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