Bonadonna: incomprensibili il rimpasto in Giunta Regionale
«Il rimpasto della Giunta regionale è segnato dagli scontri aperti nel Pd e dal tentativo di catturare qualche area di consenso in vista delle elezioni: cambiare assessori e costruire deleghe “su misura” a sei mesi dalle elezioni risponde ad una logica politicista che non coglie le priorità e le urgenze della Regione. La minaccia di Marrazzo di proporsi con una propria lista in polemica con il Pd conferma lo stato di confusione e anche le forze della cosidetta sinistra di governo rappresentano solo una corrente esterna dello stesso Pd.
Marrazzo, per compiacere il Pd, Veltroni e i poteri forti paga in questo modo la rottura con Rifondazione Comunista e il non rispetto del programma sul quale era stato eletto. Adesso rischia sia la candidatura che la sconfitta, anche se il centrodestra è attraversato da divisioni e non ha proposte politiche qualificate. La sinistra di alternativa e Rifondazione Comunista debbono impegnarsi a costituire un polo programmatico e politico autonomo e perseguire sull’urbanistica e l’ambiente, sulla sanità, il lavoro, l’economia, la formazione e la cultura una linea a vantaggio dei giovani, dei cittadini, degli enti locali e non degli speculatori dell’edilizia, dei rifiuti e dei servizi pubblici, dalla sanità all’assistenza.
Questo programma deve prevedere la riduzione del numero degli assessori e del trattamento economico dei consiglieri e dei dirigenti nominati e la selezione pubblica per tutti gli incarichi nella sanità e negli altri settori» .
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