Bologna Musei: 12 artisti per il progetto Nuovo Forno del Pane
«I musei oggi sono hub culturali con una forte responsabilità sociale – dichiara Roberto Grandi, presidente Istituzione Bologna Musei – Il Nuovo Forno del Pane offre agli artisti la possibilità di fondare e sviluppare una comunità creativa che ci sorprenderà per la progettualità che metterà in campo, valorizzando la trasversalità delle competenze. Le biografie degli artisti selezionati disegnano all’interno della Sala delle Ciminiere la trama dei percorsi, delle passioni e delle emozioni che portano tanti creativi a scegliere Bologna in un tragitto in cui la città e il museo si riflettono reciprocamente».
Fino al 31 dicembre 2020, le artiste e gli artisti selezionati potranno utilizzare gli spazi a loro dedicati nella Sala delle Ciminiere per avviare o realizzare opere e progetti artistici in una cornice istituzionale. Grazie alla loro energia ideativa si riaccenderanno così idealmente i due grandi camini che, con il loro inconfondibile profilo, contraddistinguono l’edificio dove ha sede il museo, noto come Ex Forno del Pane, originariamente costruito con funzione di panificio comunale.
Le artiste e gli artisti avranno a propria esclusiva disposizione un’area di lavoro singolarmente assegnata. È inoltre previsto l’accesso a ulteriori spazi e laboratori di utilizzo collettivo appositamente creati all’interno del MAMbo, per favorire un clima partecipativo in cui possano proliferare collaborazioni e scambi utili ad attivare processi di autoformazione e ampliamento delle competenze tecniche e teoriche, e nei quali sarà possibile avvalersi della consulenza e del supporto di professionalità interne allo staff del museo.
Le artiste e gli artisti individuati sono i seguenti, in ordine alfabetico: Ruth Beraha (1986, Milano), Paolo Bufalini (1994, Roma), Letizia Calori (1986, Bologna), Giuseppe De Mattia (1980, Bari), Allison Grimaldi Donahue (1984, Middletown, USA), Bekhbaatar Enkhtur (1994, Ulaan-Baatar, Mongolia), Eleonora Luccarini (1993, Bologna), Rachele Maistrello (1986, Vittorio Veneto), Francis Offman (1987, Butare, Rwanda), Mattia Pajè (1991, Melzo), Vincenzo Simone (1980, Seraing, Belgio), Filippo Tappi (1985, Cesena).
Con Nuovo Forno del Pane il Comune di Bologna, l’Istituzione Bologna Musei e il MAMbo si sono mobilitati assumendo un ruolo di maggiore responsabilità sociale a sostegno di categorie particolarmente colpite dall’emergenza pandemica: artisti, fotografi, designer, registi e creativi in genere, che nel museo hanno sempre visto un punto di riferimento con il quale confrontarsi nell’ambito delle loro pratiche.
Nell’immagine: Paolo Bufalini Senza titolo, 2018 Cotta di maglia, sfera di vetro, cm 100 x 40 x 15 Courtesy l’artista. Foto Roberto Casti
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