Bilancio xv municipio: “servizio Aec scoperto, è grave responsabilità politica”
“Dopo aver bocciato la risoluzione presentata dal gruppo consiliare del PD che chiedeva un generale incremento di fondi per le politiche sociali del Municipio che in aula è stata definitiva dal Movimento 5 Stelle “superata”, così superata che ad oggi i fondi non ci sono, dopo aver parlato di “ammanco” nelle casse del bilancio, offendendo un’intera stagione politica e dopo aver rassicurato i cittadini con un’inutile conferenza stampa, oggi l’Amministrazione targata 5 stelle scopre le carte e si prende una grave responsabilità politica: una variazione di bilancio che sposta fondi dall’assistenza nelle scuole agli studenti con disabilità (Aec) all’assistenza domiciliare per adulti (Saish).
La “montagna” di lavoro prodotto sul sociale in queste settimane dal Municipio XV ha partorito un topolino.
Una responsabilità politica grave che non tiene conto della cura e della delicatezza che le politiche sociali richiedono, ma anzi apre un conflitto tra servizi che va a danno della popolazione più fragile del nostro territorio.
Una miopia politica che non tiene conto dell’esigenza di garantire i servizi alla persona attraverso un’attenta pianificazione degli interventi e delle risorse.
Pensavo di aver superato gli anni dell’emergenza che abbiamo vissuto con la gestione Alemanno, periodo in cui il buco esisteva sul serio, e avevamo dato disponibilità alla nuova Amministrazione per proseguire nel solco di quel cambio di rotta che avevamo garantito nei tre anni in cui abbiamo governato il Municipio: quantificare i bisogni e spendersi con Roma Capitale per fondi adeguati e sufficienti ai bisogni della popolazione del nostro territorio.
Abbiamo ricevuto in cambio sonore bocciature di proposte, supponenza e bugie. Oggi scopriamo che per far fronte al naturale adeguamento delle tariffe che ogni anno abbiamo con gradualità effettuato, il Municipio si accontenta di togliere fondi dai capitoli di spesa per coprire altri servizi, invece di prendersi la responsabilità di continuare il trend di crescita degli investimenti sul sociale, attraverso anche l’inadeguatezza di scelte ingiuste, sgradevoli e scellerate.
In Municipio, dobbiamo ammetterlo, si apre una nuova stagione che ha il sapore antico: quella di chi sceglie di mettere toppe piuttosto che assumersi la responsabilità di governare per intero un settore delicato e importante per la qualità della vita di tante famiglie.
Dal canto nostro lo diciamo sin da subito: non permetteremo che il Municipio e il Sociale del Municipio non abbiano assicurati i servizi che meritano, come abbiamo fatto in tre anni e come abbiamo lavorato e lottato per ottenerli.
Abbiamo l’esigenza di curare chi per anni è stato relegato al posto di subalternità nei confronti degli altri servizi. Abbiamo il dovere morale, politico e umano di proteggere il lavoro prodotto in questi tre anni, durante i quali non solo i servizi non hanno chiuso, ma sono aumentati in qualità e quantità
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