Bilancio della XXXVI Sagra delle Castagne
Questa tradizione è molto sentita dai cittadini, ed è per questo che ogni anno, attorno a questo evento, si assiepano speranze e aspettative di un’intera Città, che per una volta riesce a salire alla ribalta del panorama degli appuntamenti enogastronomici di tutto l’hinterland romano.
Anche quest’anno la sagra ha potuto beneficiare dello spirito di servizio di quanti hanno sottratto del tempo a loro stessi e alle loro famiglie per mettersi a disposizione della comunità, consentendo ad una bella e partecipata tradizione di ripetersi e rinnovarsi, non gravando in alcun modo sul bilancio comunale.
La ricetta per la buona riuscita dell’evento, nonostante la pioggia di domenica, come sempre sono state le castagne, unitamente ad un’offerta enogastronomica varia e di qualità, che ha richiamato i sapori e i profumi della tradizione, tra cui non potevano mancare le Ciambelle degli Sposi, prodotto tipico della Regione Lazio, presentato tra le eccellenze anche all’Expo di Milano, con uno stand dedicato e ottimamente allestito nel cuore dell’antico quartiere bavarese.
Quest’anno poi il gemellaggio con due Pro Loco italiane ha permesso di ampliare l’offerta gastronomica, in un’ottica di integrazione e di scambio, che è alla base di una comunità che fa dell’apertura e dell’incontro la sua missione di crescita.
L’arte e la cultura sono poi gli altri ingredienti di un’organizzazione vivace e amplia, che ha visto oltre alle mostre d’arte e le visite guidate ai murales, anche le letture in piazza XX Settembre e il convegno sui terremoti presso il Museo di Geofisica.
Ringrazio ancora i gruppi musicali, gli standisti e le forze dell’ordine, la Polizia Locale, i Carabinieri, la Protezione civile Gruppo Asa e la Protezione civile comunale, per il servizio prestato.
Ogni edizione della Sagra – conclude il sindaco -consente di fare tesoro delle esperienze e migliorarsi sempre di più, ed è proprio nel momento in cui si fanno i bilanci post evento che si deve incamerare quanto fatto e iniziare a lavorare per l’anno venturo”.
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