BIBLIOTECA CASA DI PIA: TORNARE AL SUO SPLENDORE
Frascati – È il Regno fantastico e fantasioso dei bambini. Immersa nella bellezza del Parco dell’Ombrellino, la Biblioteca Casa di Pia (inaugurata nel 1997) è da sempre uno dei fiori all’occhiello delle amministrazioni comunali succedutesi negli anni nel famoso castello romano. Praticamente tra le sue mura e sulle pagine dei suoi libri sono cresciuti tanti bambini. Il progetto per la sua creazione era stato elaborato dall’Associazione Culturale “Casa di Pia” in ricordo di Maria Pia Gratton, scomparsa prematuramente nel 1995. Voluto fortemente dal marito Enrico, dai bambini, dai loro genitori, dai familiari di Pia, alla fine la biblioteca per bambini e ragazzi è stata realizzata ed aperta a tutti. Con un’immensa gioia e soddisfazione nel veder realizzare un sogno di cultura, fatto di letture, incontri, laboratori e libri, tanti libri. La biblioteca abbraccia piccini, bambini e adolescenti, da 0 ai 13 anni. Un abbraccio che va al di là di semplici dati statistici di presenze, numeri freddi ed astratti. Un abbraccio umano che da calore e cultura. In un paese come l’Italia dove leggere è un miracolo, fondamentali sono le presenze sul territorio di strutture in grado di accogliere, proteggere e aiutare nella crescita intellettuale i bambini, sempre più esposti ad influenze non sempre positive. Il diritto alla lettura viene così esaudito pienamente, grazie anche al personale del Consorzio SBCR (Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani) preparato all’accoglienza dei giovani fruitori ed alla gestione della struttura a loro dedicata. E grazie anche alle donazioni di privati, la biblioteca ha una piena qualità di materiali editoriali e didattici a disposizione per normodotati e diversamente abili. Abbattendo, così, barriere sociali che altrimenti ghettizzerebbero i più deboli. Dal mese di gennaio 2020, di sabato, dalle 10.00 di mattina, insegnanti di plessi scolastici locali, genitori e bambini si incontrano (tempo permettendo) nel Parco dell’Ombrellino ed insieme leggono, disegnano, scrivono tanti pensieri. Rivolti tutti, in una sorta di protesta pacifica, a non far chiudere la struttura definitivamente per i soliti problemi economici dell’amministrazione comunale. Nel tempo, l’orario di apertura si è sempre più assottigliato. Sino ad arrivare a 12 ore settimanali di fruizione mattutina. Troppo poche, anzi pochissime a monte della vastità dell’utenza. Le biblioteche non si devono chiudere. Si devono proteggere ed incrementare. Contro la barbarie del tempo, dei costumi e degli usi incivili. Perché come soleva l’immensa Marguerite Yourcenar: “Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire…”.
Casa di Pia, via Rapini snc, Parco dell’Ombrellino, tel. 06.917674; www.consorziosbcr.net
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