BERTILLE BAK VINCE LA TERZA EDIZIONE DEL MARIO MERZ PRIZE Sez. ARTE
Giovedì 10 ottobre 2019 presso l’Ambasciata d’Italia a Madrid, in occasione della mostra Mario Merz. El tiempo es mudo al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Beatrice Merz Presidente della Fondazione Merz di Torino, ha annunciato il vincitore della terza edizione del Mario Merz Prize per la sezione Arte, l’unico premio internazionale dedicato all’arte e alla musica.
Bertille Bak, qualificatasi come finalista insieme agli artisti Mircea Cantor, David Maljković, Maria Papadimitriou, Unknown Friend, è stata scelta da una giuria composta da Manuel Borja-Villel (Direttore Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid), Lawrence Weiner (artista), Massimiliano Gioni (Direttore Artistico New Museum, New York – Direttore artistico Fondazione Trussardi, Milano) e Beatrice Merz, alla quale si è sommato il voto del pubblico.
Come artista vincitrice, verrà commissionato a Bertille Bak una produzione da presentare nell’ambito di una mostra personale.
“Una vera sorpresa, che si somma a quella di essere stata selezionata tra gli artisti finalisti, dei quali ammiro il lavoro. Per me è incredibile vincere un premio intitolato a un artista così grande come Mario Merz e legato anche alla figura di Marisa; la loro energia e totale integrità sono alla base della loro creazione.
Sono inoltre felice che il premio sia stato assegnato a una donna. Un grande ringraziamento alla giuria, allo staff della Fondazione Merz, agli allestitori della mostra, e a The Gallery Apart”. Così ha commentato la decisione della giuria l’artista Bertille Bak.
I vincitori delle passate edizioni sono stati: Wael Shawky e Petrit Halilaj.
La giuria ha così motivato la sua scelta:
“A fronte di un’eccellente composizione della shortlist della terza edizione del Prize, in termini di qualità, profondità concettuale e precisione linguistica, il percorso di Bertille Bak è emerso come il più affine alle caratteristiche ricercate dal Mario Merz Prize. Bertille Bak pone al centro del suo lavoro l’essere umano. Incontra diverse comunità indebolite e emarginate dal contesto difficile in cui vivono, per cercare il confronto, il coinvolgimento diretto con loro, per poi trasferirne nell’arte i sogni, i desideri, le ricchezze, le conoscenze, attraverso un racconto corale, poetico e ironico. Con la complicità di mezzi diversi, dal disegno al video, fino all’uso della tecnologia l’artista formalizza il processo creativo legandosi ai suoi ‘compagni di strada’ con apertura di pensiero, empatia, attenzione sociale senza cadere per questo nell’analisi da documentario”.
www.mariomerzprize.org
www.fondazionemerz.org
Bertille Bak (nata nel 1983 ad Arras, vive e lavora a Parigi) persegue una visione sociologico-politica se non addirittura, come è stato notato, da etnologa. Le sue opere sono espressione di un processo operativo e di una formalizzazione. Il processo si fonda sul modus operandi dell’artista che si interessa e condivide la vita di comunità ai margini della cultura dominante al fine di stimolare una reazione non rivoluzionaria o violenta, ma che Bak definisce “rivolta alternativa” contro le decisioni intollerabili che rendono difficile la vita ai membri di tali comunità.
Mediante la condivisione del quotidiano, lo studio del territorio, l’analisi dei legami sociali, della cultura, delle tradizioni e dell’organizzazione economica, Bak si cala nel ruolo di agitatore sociale proponendosi come coscienza critica in grado di produrre consapevolezza politica nei suoi interlocutori. Ne scaturiscono ritratti collettivi colti da un punto di vista eccentrico, spesso basato sulla ricerca di mitologie individuali, in un ostinato tentativo di serbare tracce e di preservare la memoria. Non è un caso che Bak abbia lavorato come allieva di Christian Boltanski all’Ecole Nationale des Beaux-Arts di Parigi.
Il Mario Merz Prize, a cadenza biennale, nasce con l’intenzione di individuare e segnalare, attraverso la competenza di una fitta rete internazionale di esperti, personalità nel campo dell’arte e che, parallelamente, consenta a giovani compositori di proporsi per un progetto innovativo di musica contemporanea. Il progetto vuol dar vita a una nuova rete di programmazione espositiva e di attività musicale in Italia e in Svizzera. La scelta di gemellare due nazioni è scaturita dalle caratteristiche dei due Paesi: entrambi centri di produzione e di cultura. La Svizzera rappresenta inoltre, l’origine e la nazionalità di Mario Merz e l’Italia la sua nazione d’adozione e il luogo di creazione
Al Mario Merz Prize – che si avvale della collaborazione di un comitato organizzatore ed è sostenuto da un autorevole comitato d’onore internazionale – è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana e ha il patrocinio dell’Ambasciata di Svizzera in Italia, dell’Ambasciata d’Italia in Svizzera, della Regione Piemonte, della Città di Zurigo e della Città di Torino.
Ufficio Stampa:
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Fondazione Merz: Nadia Biscaldi press@fondazionemerz.org – Tel. +39 011 19719436
SUTTON: Melissa Emery, Melissa@suttonpr.com – Tel. +44 (0)207 183 3577
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