Beni archeologici minacciati dal cemento
Questa dichiarazione è dell’Associazione “Ciampino per il Bene Comune” la quale lancia una petizione per tutelare l’area di scavo di Colle Olivo e la Villa di Marco Valerio Messalla Corvino, rinvenuta appena due mesi fa. La scoperta archeologica è d’indubbio valore e interesse; per questa ragione l’associazione ricorda che, proprio nell’area di Colle Olivo «è già stata decisa l’edificazione di 67.000 metri cubi per l’edilizia convenzionata, ad appena 10 metri dalla piscina e dalle terme che sono state recentemente scoperte e che, stando agli esperti, sarebbero una copia fedele, in scala ridotta, delle Terme di Ostia Antica». “Ciampino per il Bene Comune” rivolge il suo appello a Lorenzo Ornaghi, Ministro per i Beni e le Attività culturali, alla Soprintendenza Archeologica, alla Soprintendenza Paesaggistica e all’Amministrazione Comunale di Ciampino chiedendo alle autorità di attivarsi, e a tutti coloro che abbiano a cuore la difesa del patrimonio archeologico e culturale, di aderire all’appello, manifestando, attraverso la propria firma, la ferma volontà di tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico, in nome dell’Art. 9 della Costituzione Italiana. Lo scopo dell’associazione ciampinese è quello di spingere le autorità preposte alla messa in sicurezza del portale seicentesco e di provvedere alla sua ricostruzione. Inoltre, richiamandosi al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, “Ciampino per il Bene Comune”chiede di fermare le costruzioni che sorgeranno a ridosso dei beni rinvenuti, visto che il codice prescrive: « le distanze, le misure e le altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l’integrità del bene culturale, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce». Un’attenzione particolare è rivolta anche ai Muri dei Francesi (che la Soprintendenza Archeologica aveva definito «di notevole valore ambientale, paesaggistico, storico e monumentale» già prima delle scoperte del gennaio 2013), affinché il circondario non sia deturpato. Infine, l’Associazione chiede che «l’intera area del Parco dei Casali sia destinata alla città come patrimonio intangibile da salvare senza cedere a derive speculative che compromettono per sempre la ricchezza del territorio». L’appello, che ha già ottenuto l’adesione di quasi 800 firmatari, è disponibile sul sito dell’Associazione ciampinobenecomune.wordpress.com
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