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La salma di Benedetto XVI, è stata traslata in forma privata, questa mattina dalla Cappella del monastero “Mater Ecclesia”, (dove era stata composta, subito dopo il decesso avvenuto la mattina del 31 Dicembre) nella Basilica di San Pietro e posta come è consuetudine ai piedi dell’altare della confessione.

Sono iniziati così quelli che nella normalità dei riti per la morte del Sommo Pontefice si chiamano i “novendiali”, cioè nove giorni di lutto della chiesa, durante i quali il corpo del Papa defunto resta esposto per premettere l’omaggio del popolo di Dio.

Per Benedetto XVI, le normali procedure stabilite dalla Costituzione Apostolica “universi dominici gregis” di San Giovanni Paolo II, sono state riviste ed adattate al suo status di “papa emerito” il primo nella storia della chiesa, come è stato il primo a pronunciare la rinuncia all’esercizio del ministero petrino in epoca moderna.

Quindi la salma di Joseph Ratzinger resterà esposta ai fedeli, fino a tutta la giornata del 4 Gennaio e poi il 5 Gennaio in Piazza San Pietro, presieduti dal Pontefice regnante Francesco ci saranno i funerali, che per volontà del papa emerito avranno un carattere prettamente semplice ma senza venire meno alla solennità dell’occasione.

Benedetto XVI è stato rivestito dei paramenti liturgici rossi, con la mitra bianca, ma non indossa il Pallio, simbolo insieme all’anello del pescatore della potestà pontificia.  Questo perché non regna. Il suo pallio o meglio quello da lui indossato dal 2009 al 2013 si trova piegato sotto la sua testa, secondo l’antico rituale riservato alla sepoltura dei metropoliti emeriti.

Il primo pallio, quello che Benedetto XVI ha ricevuto dalle mani del Cardinale protodiacono Medina Estevez durante la messa di inizio ministero, il 24 Aprile del 2005 è stato dallo stesso pontefice, durante la visita alla Basilica di Collemaggio posto sull’urna che contiene il corpo di San Celestino V il più celebre tra i papi che hanno rinunciato al ministero.

Mentre l’anello del pescatore o piscatorio, altro simbolo della potestà papale che viene realizzato per ogni papa eletto e usato per sigillare i documenti ufficiali del pontificato è stato rigato ( reso inservibile) dopo il 28 Febbraio 2013 quando per espressa volontà di Benedetto XVI è finito il suo pontificato ed ha cessato di essere il 7 sovrano dello Stato della Città del Vaticano.

Il Papa verrà sepolto sembra con il tradizionale rito, nelle grotte vaticane e specificamente come da lui stesso indicato nel posto prima occupato da San Giovanni XXIII e poi da San Giovanni Paolo II traslati nella Basilica vaticana dopo la loro canonizzazione.