BENEDETTO XVI a Velletri e il dono della colonna commemorativa
Quel 23 Settembre 2007
BENEDETTO XVI a Velletri e il dono della colonna commemorativa
La morte di Papa Benedetto XVI, ha portato di nuovo al centro dell’attenzione, la colonna bronzea posta davanti il portale laterale della Basilica di San Clemente, in occasione della storica visita a Velletri del 23 Settembre 2007. La colonna bronzea che già al tempo della visita, sollevò non poche perplessità nella popolazione è tornata alla ribalta dopo il servizio andato in onda ieri, che tracciando un ritratto di Joseph Ratzinger ha passato immagini della sua città natale dove si è vista la gemella che per volontà del Papa è stata posta sulla piazza del luogo natio. Una terza si trova al Santuario della Madonna di Lourdes.
Qualcuno ironizzando ha detto che a noi il Papa ha dato “la brutta copia” ebbene caro amico, non è affatto una brutta copia, perché della colonna, sono state realizzate tre copie originali, che Benedetto XVI ha destinato a tre luoghi a lui cari. La sua città natale, quella che fino all’ultimo ha considerato la “sua” Cattedrale, la nostra San Clemente e il Santuario della Madonna di Lourdes.
Opere del genere, si realizzano a fusione, quindi dal modello originale dell’artista Joseph Michael Neustifter insignito dell’ordine al merito bavarese alto più di quattro metri è stato fuso in tre esemplari. L’opera è una pergamena arrotolata chiusa con il sigillo recante lo stemma da Papa di Joseph Ratzinger ed è un richiamo a tutto il suo magistero con i simboli dei primi cristiani tra cui il pesce, che spesso si ritrova nelle catacombe.
Si tratta di una importante opera d’arte, fatta realizzare da cento città tedesche, i cui nomi sono incisi sulle lastre di marmo nero alla base. E’ stato lo stesso Benedetto XVI a benedire ed inaugurare i tre esemplari in tre specifiche occasioni.
A Velletri fu il 23 Settembre del 2007, al termine della solenne celebrazione eucaristica sulla piazza della cattedrale appena restaurata, alla presenza dello stesso autore e di una delegazione dei “borgo mastro” ( equivalenti dei nostri sindaci) delle città che hanno donato l’opera al Papa.
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