Bellegra – Grotte…aperte?
Le “Grotte del’Arco” sono tra i più importanti patrimoni naturali e carsici del Lazio. Anche qui sono presenti tracce dell’attività del Vulcano Laziale, tracce antropologiche e pitture rupestri. Le “Grotte del’Arco”, ubicate a Est della città direzione Subiaco, sono caratterizzate da un bell’arco naturale sviluppato sotto il monte di Bellegra (crinale di Mt. Celeste, spartiacque Sacco/Aniene; straordinari panorami). Nèi, però, la scarsa o insufficiente segnaletica (…ridenuncio qui la necessità di riqualificare tutto il sistema segnaletico) e, sempre dalle critiche raccolte, lo scarso afflusso turistico. Una promozione turistica…con poca voce. Il nucleo storico della città è del VII Sec a.C (mura ciclopiche) sviluppatosi nell’epoca repubblicana romana. Da visitare poi il convento francescano (XIII sec.) o la chiesa di S. Nicola (1575).
Prima dell’attuale nome (delibera comunale del 10.10.1880), che potrebbe derivare da bella aegra/“aspre guerre” o da bella agere/“far guerra” (gli Equi, popolazione italica osco-umbra particolarmente bellicosa, si insediò proprio tra l’Aniene e nei Simbruini), si chiamò Vitellia e poi S. Sisto (patrono, papa Sisto II, 257-’58 d.C, martire), e come Olevano fu preferita dagli artisti tedeschi (Adrian Ludwig Richter).
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