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BATTESIMO IN ABBAZIA PER I VIGNAIOLI IN GROTTAFERRATA

BATTESIMO IN ABBAZIA PER I VIGNAIOLI IN GROTTAFERRATA
Settembre 17
17:33 2020

 “IL VINO SIMBOLO DI UNIONE E CULTURA NEL NOME DI SAN NILO”

Degustazione e vetrina artistica per l’associazione che unisce

gli imprenditori vitivinicoli del territorio. Alla guida la Signora del Vino: Tiziana Torelli _______________________________________________________________________________________

Sei storie di vino, in un contesto divino come l’Abbazia Greca di San Nilo, hanno dato vita a uno degli eventi clou nel cartellone del Settembre Grottaferratese 2020: la presentazione ufficiale dell’associazione Vignaioli in Grottaferrata, composta da sei produttori che producono vino di qualità in questo comune.

Il battesimo nel luogo attorno al quale l’intera comunità grottaferratese, nel lontano anno 1004, ha visto gettare le sue fondamenta, si è incentrato proprio sul legame forte tra il vino, la città di Grottaferrata, le sue radici culturali e il futuro.

In un luogo denso di bellezza, arte, storia e cultura, all’ombra del suggestivo campanile romanico del XII secolo, sono stati organizzati banchi di assaggio all’interno del cortile cinquecentesco del Sangallo, dove gli invitati hanno potuto degustare i vini delle diverse aziende e ascoltarne il racconto direttamente dai produttori, nel pieno rispetto di un protocollo particolareggiato di sicurezza: un percorso alla scoperta dei vini di Capodarco, Castel de Paolis, Emanuele Ranchella, Gabriele Magno, Riccardo Magno e Villa Cavalletti. Il tutto accompagnato da un ricco e goloso buffet servito, creato con prodotti di qualità rigorosamente locali e ricette tipiche del territorio.

A rendere l’atmosfera ancora più gradevole e raffinata per gli ospiti, è stata proposta una colonna sonora d’eccezione: la bellissima musica classica di arpa e violino eseguita ad arte dai due giovani musicisti Chiara Evangelista e Marco Ranchella, che hanno saputo aggiungere grazia ed eleganza all’evento, dialogando con la bellezza senza tempo del Chiostro del Sangallo e le “Icone della Scuola di Grottaferrata” del maestro Roberto Roncaccia e dei suoi allievi.

Agli ospiti è stata data inoltre la possibilità di effettuare la visita guidata del Laboratorio di restauro del libro antico e del prezioso Museo dell’Abbazia greca di San Nilo, in gruppi contingentati nel rispetto delle norme anti Covid 19, grazie anche alla collaborazione dei volontari del GAL (Gruppo Archeologico Latino)

Alle ore 19 i vignaioli sono saliti sul palco per presentare ufficialmente agli invitati l’associazione, per raccontarne il progetto, la filosofia, gli obiettivi e, soprattutto, per esprimerne l’idea fondante, semplice ma assolutamente non banale né scontata: uniti si vince.

In un anno tanto particolare come quello in corso, dominato dalla drammatica emergenza internazionale della pandemia, i Vignaioli in Grottaferrata, proprio nel corso dei drammatici mesi di clausura, sono riusciti a trovare la forza e lo slancio necessari ad accelerare la nascita della loro associazione, con il supporto e il plauso del sindaco Luciano Andreotti, dell’assessore alle Attività Produttive, Gianluca Santilli e del consigliere delegato al Turismo, Alessandro Cocco, impostando sin da subito una collaborazione fattiva con le neonate associazioni dei ristoratori e degli albergatori e iniziando un dialogo con le storiche associazioni ed attività del territorio.

Una sfida che giorno dopo giorno, iniziativa dopo iniziativa, sta prendendo sempre più vita.

Il sindaco Andreotti a nome della città e l’abate Padre Francesco De Feo a nome dell’abbazia, hanno fatto gli onori di casa, sottolineando la consonanza di valori e significati del vino per la città come per l’abbazia: “un luogo millenario come millenaria è la cultura del vino”.

“Gesù attraverso il vino ha voluto sublimare in maniera insuperabile il suo sacrificio sulla croce. Un elemento ricco di significati spirituali, segno della presenza forte del Signore” ha detto Padre De Feo, che ha anche ricordato come in mille anni di storia in più occasioni i monaci hanno contribuito alla lavorazione della vite.

L’onorevole Maria Spena, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra: “Non è un momento semplice quello che stiamo vivendo. Stiamo affrontando emergenze nel mondo dell’agroalimentare, compreso il settore vitivinicolo, legate all’emergenza in corso. Fare associazionismo è una carta vincente”.

L’onorevole ha anche sottolineato l’importanza d’incentivare l’e-commerce: “Ho presentato proposte di legge relative all’agricoltura al femminile dopo aver incontrato le donne del vino di Confagricoltura. Nel nostro territorio servono proposte per promuovere sempre più percorsi enogastronomici che facciano conoscere meglio il nostro territorio”

Il sindaco Andreotti ha poi evidenziato e ringraziato con particolare enfasi l’impegno e la volontà particolare di Tiziana Torelli, emblema della forza e della determinazione propria delle donne, capaci sempre di ottenere grandi traguardi: imprenditrice del vino e presidente dell’associazione Vignaioli in Grottaferrata, che ha saputo realizzare un progetto ambizioso per il territorio di Grottaferrata: stare insieme per superare tutti insieme le difficoltà di questo anno di pandemia.

Tra gli altri rappresentanti istituzionali presenti segnaliamo: i consiglieri regionali Marta Bonafoni e Valerio Novelli, il dottor Alfredo Capuano in rappresentanza dell’assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive della Regione Lazio, Paolo Orneli,  il commissario Irvit, Franco Posa, il presidente del Parco dei Castelli Romani Gianluigi Peduto, il presidente della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini Danilo Sordi, la presidente del Consiglio comunale di Grottaferrata, Francesca Maria Passini e numerosi consiglieri e assessori comunali grottaferratesi, Sara Paraluppi, direttrice Coldiretti Lazio, Giuseppe Casu, direttore Coldiretti Roma, il professor Simone Bozzato dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, il vicepresidente della Bcc Colli Albani, Christian Massotti, l’amministratore delegato Stefano Modotti, amministratore delegato della Manifattura Sigaro Toscano .

La presidente Tiziana Torelli, dell’azienda Villa Cavalletti, ha condotto il suo intervento ricollegando il discorso proprio al luogo e alla figura del patrono fondatore di Grottaferrata:” San Nilo è il santo dell’unione tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa, l’unione e la sinergia sono infatto i principi ispiratori della nostra associazione che vede insieme sei produzioni e sei vignaioli completamente differenti l’uno dall’altro. Risale a esattamente un anno fa il nostro primo incontro e confronto, in seguito al quale non ci siamo più lasciati. La nostra collaborazione si è anzi rafforzata proprio durante il periodo della pandemia nel corso del quale abbiamo scelto in pochissimo tempo il logo, una scelta praticamente naturale che unisce un grappolo d’uva alla grata simbolo della cryptaferrata presente proprio all’interno della chiesa di Santa Maria di Grottaferrata, stemma coronato da una foglia di vite verde a simboleggiare l’unione tra il prodotto e la tutela del paesaggio”.

L’associazione si propone infatti di promuovere la conoscenza dell’enologia e dei vini del territorio di Grottaferrata, intesi come espressione di cultura ed elemento essenziale alla proposta turistica del nostro Paese. Si prefigge, inoltre, come obiettivi primari: la promozione di iniziative inerenti all’economia circolare, la valorizzazione della sostenibilità in agricoltura ed il sostegno del settore vitivinicolo, nella delicata gestione dei cambiamenti climatici.

Scopo dell’associazione è anche di favorire lo svolgimento di attività con finalità di solidarietà sociale, di beneficenza e nel settore culturale.

Sono successivamente intervenuti, a turno, tutti i vignaioli delle altre cantine associate: Agricola Capodarco, Emanuele Ranchella, Castel De Paolis, Gabriele Magno e La Torretta di Riccardo Magno, ciascuno evidenziando il proprio punto di vista nel raggiungere, sempre e uniti, obiettivi comuni.

Tutti gli imprenditori del vino hanno sottolineato il valore dell’unità di intenti all’interno del Frascati doc e la volontà di aprire sempre di più le cantine ai visitatori e ai turisti, vero volano del commercio nazionale e internazionale anche nel settore enogastronomico.

L’incontro è stato concluso dall’intervento del dottor Stefano Petrocchi, responsabile per conto del Mibact della Direzione Regionale Musei del Lazio:” Questa iniziativa avviene in un momento di concentrazione e riscatto. Grottaferrata e San Nilo hanno un ruolo fondamentale nell’unione tra la civiltà occidentale e quella orientale, un luogo unico al mondo che merita di essere nuovamente vivificato e il vino, elemento caratteristico, prodotto culturale di questo territorio, può avere proprio nella millenaria abbazia il suo giusto punto di riferimento”.

È doveroso rivolgere un particolare ringraziamento a tutte le organizzazioni, istituzioni, enti e persone che hanno contribuito in maniera sostanziale a realizzare questa importante iniziativa:

il Monastero Esarchico di Santa Maria in Grottaferrata per la pregevole ospitalità e Padre Francesco; il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo per la possibilità di ospitare la presentazione dell’Associazione presso l’Abbazia di San Nilo; il Comune e la Città di Grottaferrata per l’importante patrocinio e la preziosa collaborazione; il GAL Gruppo Archeologico Latino per la disponibilità nel guidare gli ospiti alla scoperta delle ricchezze storiche e culturali dell’Abbazia; per il supporto all’accoglienza dell’evento gli allievi e la docenza dell’Istituto Alberghiero Maffeo Pantaleoni di Frascati; per l’esposizione delle icone lo Studio d’arte Roncaccia, interno all’Abbazia, che continua la tradizione del mosaico bizantino presente nella Chiesa di Santa Maria in Grottaferrata e che ha esposto opere di grande pregio presso il Chiostro del Sangallo.

 

 

 

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