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La Roma di Spalletti è definitivamente uscita dal momento di difficoltà dovuto alla sconfitta nel doppio confronto contro il Porto valido per la qualificazione ai gironi di Champions League. Il compito più difficile per il tecnico toscano è stato quello di riportare la situazione alla normalità dopo i malumori generali che si sono creati per la maniera in cui la squadra aveva perso la seconda sfida contro i portoghesi tra le mura amiche. In quella partita, infatti, la Roma ha letteralmente regalato la vittoria agli avversari dopo essere passata in svantaggio.

Dopo quell’episodio vi sono stati momenti che hanno inclinato le sorti dell’incontro verso un esito negativo come, ad esempio, l’espulsione di De Rossi – il quale è stato successivamente punito dalla società con la revoca della fascia per circa due mesi – e di Emerson, che hanno lasciato la loro squadra in 9 uomini già al 50’. La mancata qualificazione in Champions ha inevitabilmente causato un ridimensionamento in casa Roma e non è sicuramente stato semplice per l’allenatore gestire questa situazione. Dopo le sconfitte sul campo del Torino e nella trasferta di Firenze, ad esempio, la Roma è stata molto criticata soprattutto per la poca lucidità sotto porta. A Torino, per dirne una, è stato solo uno il gol realizzato a fronte di 21 tiri totali. Nella sconfitta di Firenze, invece, nessun gol segnato dopo aver dominato la partita sia dal punto di vista del possesso che palla che per le occasioni create.

Questo momento, tuttavia, sembra essere passato, soprattutto grazie alle ultime tre vittorie consecutive – in ordine cronologico – contro Astra, Inter e Napoli. Da quest’ultima partita, in particolare, si è notata una palese inversione di marcia per la squadra di Spalletti. Oltre alle buone trame di gioco che si sono viste durante la partita, ciò che ha sorpreso è stata la determinazione e il carattere della squadra nel restare uniti, caratteristica fondamentale che era mancata in passato. Nel secondo tempo, infatti, dopo che il Napoli è uscito fuori e stava schiacciando la Roma nella propria metà campo, i giallorossi sono rimasti compatti, consapevoli che per portare a casa i tre punti era necessario anche del sacrificio in fase difensiva.

Dunque, la Roma arriva nel migliore dei modi alla partita interna contro l’Austria Vienna valida per la terza giornata di Europa League. La squadra ospite è quarta in classifica nel più modesto campionato austriaco, a ben 9 lunghezze dalla capolista Sturm Graz. Tuttavia, gli avversari non sono da sottovalutare. In campionato hanno il terzo miglior attacco con 21 gol segnati in 11 partite. Inoltre, sono la squadra ad aver totalizzato più Over 2.5 finora, anche a causa dei 19 gol subiti che la fanno essere la squadra con la media più alta di Gol per partita in Austria, esattamente 3,6. Dunque, siamo di fronte ad una squadra che, per mentalità, gioca le partite a viso aperto. Il tedesco Thorsten Fink predilige un 4-2-3-1 in cui sulla trequarti si posizioneranno i giocatori di maggiore talento, ossia Tajouri a sinistra, Grunwald centrale e Venuto a destra.

Mister Spalletti, invece, apporterà qualche modifica agli 11 visti contro il Napoli. Perotti si è fermato per circa due settimane e dovrebbe essere sostituito dal brasiliano Gerson. Potrebbero, inoltre, rifiatare Salah, Florenzi e Naingollan, che hanno speso tantissimo nell’ultima partita. El Shaarawy e Paredes scalpitano per un posto da titolare.
Da quanto detto, dunque, ci sembra abbastanza chiaro che si tratterà di una partita ricca di emozioni. La Roma parte nettamente favorita e sarebbe opportuno puntare su una vittoria dei padroni di casa, come confermato anche dal pronostico di www.sportytrader.it/. Inoltre, sembra davvero probabile che sarà un match ricco di gol e, per questo motivo, consigliamo anche la combo 1+over2,5.