Bastardi senza gloria, di Andrea Salieri e Daniele Babbini
Andrea Salieri e Daniele Babbini raccontano la storia dei soldati italiani impegnati sul fronte delle guerre degli ultimi 20 anni: Cambogia, Somalia, Afghanistan, Bosnia, Palestina, Kosovo, Iraq… non sono mai stati considerati ufficialmente dei veri campi di battaglia ma i militari, impegnati nelle cosiddette “missioni di pace”, sono vittime e testimoni delle maggiori tragedie umanitarie che si siano mai consumate nella storia a cavallo tra i due secoli.
Il titolo del romanzo, Bastardi senza gloria, riprende quello del film omonimo girato dal regista Castellari (The Inglorious Bastards, uscito prima negli U.S.A., nel 1978, e poi in Italia, col titolo: Quel maledetto treno blindato), che a sua volta ha ispirato la pellicola di Quentin Tarantino del 2009. Ma il libro scritto da Salieri e Babbini è quanto di più distante possa esistere dalla finzione cinematografica: i due autori hanno infatti raccolto le testimonianze dei soldati italiani che hanno affrontato le tragedie di Ebron, gli scontri in Cambogia, in Somalia e di alcune operazioni militari che hanno coinvolto anche l’Arma dei Carabinieri. Le storie sono state trascritte sotto forma di documento. I nomi dei protagonisti sono fittizi, per ragioni di sicurezza. Sono racconti di angoscia, paura e desolazione che spingono a interrogarsi sul senso delle missioni di pace, soprattutto in quelle aree di conflitto dove l’innato senso di giustizia e di uguaglianza sociale, che spinge questi ragazzi fino al sacrificio estremo, è spesso rifiutato, considerato come un valore estraneo al contesto culturale e allo scenario della guerra. Ciò fa dei portatori di pace degli intrusi, impegnati caparbiamente in una battaglia personale. In una difesa che in pochi o nessuno ha cercato. Non ci sono infatti riconoscimenti né eroismo per chi cade sul campo in nome della pace e della fratellanza quando, la “pace” e la “fratellanza”, non sono considerate come necessarie né sono richieste. Ecco perché, «se è vero che i bastardi proliferano ovunque, in egual misura ci sono esseri degni a cui, seppur meritata sul campo, non è concessa alcuna gloria». Andrea Salieri e Daniele Babbini si muovono tra il mondo della letteratura e della musica: romanziere, poeta, sceneggiatore e autore di canzoni il primo, musicista, poeta e scrittore il secondo, pubblicano il libro Bastardi Senza Gloria per le Edizioni Clandestine. Di Salieri si possono citare alcune importanti pubblicazioni: Acido Lattico (1988, Premio Camaiore Opera Prima), L’urlo (2001, Premio Lizza d’Oro), Barbarie (2007) e L’amore che strappa la carne (2011). Daniele Babbini, col titolo di una sua canzone, Libero Barabba, nel 2007 ha dato il nome a una campagna internazionale di sensibilizzazione contro la pena di morte. Nel 2009 esce il suo primo album, Sono Cose Che Succedono, e ottiene il Disco d’Oro per il singolo Meglio Solo. Il 12 settembre 2009 Daniele viene nominato Ambasciatore dei Diritti Umani.
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