Basket: parte l’avventura della Virtus Valmontone in coppa Italia
PER LA VIRTUS VALMONTONE
SI APRE LA PRESTIGIOSA VETRINA DELLA COPPA ITALIA.
IL PRESIDENTE LEONE: “SIAMO MATRICOLE, MA VENDEREMO CARA LA PELLE”.
Emozione, curiosità, voglia di bruciare le ore che mancano all’ingresso in campo. Sono tante e diverse le sensazioni che accompagnano la Air fire Virtus Valmontone a Rozzano nell’Emilia, in questa viglia dall’esordio nelle Final Eight di Coppa, nel quarto di finale contro Moncalieri.
«Queste sensazioni rappresentano senza dubbio un premio per la società e per tutta la città di Valmontone – dice il presidente Virtus Massimo Leone – Ora sta a noi capitalizzare l’entusiasmo che si respira in queste ore in città per fare in modo che la Virtus possa crescere ancora. Alle Final Eight siamo matricole e siamo qui per osservare società con più storia ed esperienza di noi ma, dal punto di vista sportivo dico che non ci sentiamo una Cenerentola e che faremo di tutto per non abbandonare il gran ballo prima della fine».
All’appuntamento emiliano la Virtus Valmontone arriva con numeri importanti alle spalle: secondo primo posto in classifica nel girone C del campioanto di serie B con l’86 % di vittorie ed il titolo di campione d’inverno virtualmente in tasca prima di Natale.
«Le Final Eight sono una vetrina importante. Per questo per noi è un grandissimo risultato essere qui e lo è ancor di più per noi che lo sognavamo ma non credevamo di poterci arrivare – aggiunge il General Manager Paolo Moretti – Queste giornate perché saranno un importante momento di crescita e di confronto con altre realtà del mondo del basket che hanno certamente pedigree più importanti del nostro da più tempo. Dobbiamo guardare, imparare ed assorbire tutto. E goderci questa esperienza importante per tutto il movimento. Dal punto di vista sportivo, ce la giochiamo, consci che troveremo squadre costruite con ben altre ambizioni e ben altri obiettivi. Affrontiamo questa esperienza contenti ed orgogliosi di quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Ovviamente questo non deve essere un alibi ma uno stimolo a concludere la stagione nella maniera migliore».
Insieme al GM Moretti, coach Agostino Origlio è il padre di questa squadra che, quest’anno, sta stupendo per risultati e continuità. «Siamo di fronte ad un importante impegno della stagione – dice Origlio – che ci permette di competere per vincere la coppa Italia di categoria, naturalmente un obiettivo che non avevamo ad inizio stagione ma che adesso vogliamo goderci per provare a realizzare un sogno, perché di sogno si tratta. Vogliamo provare a credere che, alle volte, i sogni si possano realizzare consapevoli però che anche i nostri avversari avranno le stesse motivazioni e che, soprattutto, sarà il verdetto del campo a darci una risposta. La nostra più grande risposta sarà quella di dare tutto per questa società che ci ha sempre sostenuto e continua a starci vicino»
«Un appuntamento importante – conclude il capitano Virtus Luca Bisconti – per la società, l’ambiente e per i compagni, in particolare per noi della vecchia guardia che lo scorso anno ci siamo salvati ai play out. Quando, a gennaio 2016, ho scelto Valmontone sono stato accompagnato dai sorrisi di circostanza di chi mi diceva “ma dove vai? quelli sono ultimi in classifica”. Ecco, in un anno abbiamo zittito molte persone. Ora il top sarebbe arrivare in vetta. Questa è una competizione a parte, che si apre e si chiude in tre giorni. Potenzialmente abbiamo davanti tre gare da godersele e giocarsele. Cominciamo domani con Moncalieri. Partita secca, particolare, ci sarà da rimanere lucidi. Arriviamo a Bologna non nel nostro miglior momento. Dopo un girone d’andata spettacolare, domenica abbiamo subito una sconfitta che ci ha fatto arrabbiare. Sappiamo che ci sono delle cose da sistemare, meccanismi da ritrovare, nuovi acquisti da integrare. Da qui alla fine della stagione la nostra è una sfida da raccogliere e da giocare al meglio. Non sappiamo come andrà a finire, ma siamo consapevoli che importante sarà l’atteggiamento che metteremo in campo in ogni gara».
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