È dagli anni Cinquanta che il direttore Scalfari frequenta Velletri, dove prima il padre e poi lui stesso hanno stabilito la residenza di campagna. Da molti anni è cittadino onorario, ma soprattutto è bene e amabilmente inserito nei rapporti umani locali. Dunque ha risposto all’invito del Sindaco con una partecipazione intensa e divertita, come in una vera “festa di casa”.
Dal primo pomeriggio, accompagnato dalla moglie (spesso teneramente allacciati per mano) e dalle figlie, si è soffermato prima ad ammirare gli affreschi e lo stato dei lavori dell’ex-convento del Carmine, trattenendosi piacevolmente rilassato a colloquiare con le autorità e con i suoi onorati concittadini.
Articoli di Armando Guidoni
Come consuetudine, i politici escono dal letargo pochi mesi prima delle elezioni. Una primavera che vede sbocciare la disponibilità di un posto al sole. E così ha inizio la strabiliante affissione dei manifesti e si sistema qualche strada. Lavori fermi da mesi trovano una nuova vitalità, pronti, non troppo tempo prima delle elezioni, per una pomposa inaugurazione di ciò che presto diventerà un nuovo monumento di soldi pubblici sull’altare dei politici. Interventi a macchia di leopardo per assecondare le richieste dei cittadini da trasformare in voti. Certo, se invece dei soliti cinque anni, si votasse ogni anno, i nostri paesi rischierebbero di essere in ordine, almeno nella parte strutturale.
A seguito di un lavoro durato quattro anni l’ospedale Cartoni di Rocca Priora è stato riconvertito in una nuova struttura sanitaria che segue un modello assistenziale differente da quello ospedaliero
Con questa denominazione il Comune di Genzano, in collaborazione con la Fondazione Terre Latine, ha organizzato per il 9-11 maggio una grande festa dedicata all’arte del giardino, intesa soprattutto come un modo di “vivere il giardino”; festa che ha l’obiettivo di valorizzare luoghi, itinerari e divertimento attraverso il rispetto ambientale, e dare nuova linfa alla tradizione e al folklore. Variegato il programma dell’evento, che prevede da un lato l’offerta di un’ampia serie di prodotti dei settori green e florovivaistico (artigianato, produzione alimentare, arredo per esterni, pittura, vivaistica), dall’altro diverse modalità di partecipazione e condivisione, che sono state declinate nella forma di: visite guidate in costume storico, mostre di pittura, osservazione dell’erbario, concerti di musica classica e musica jazz.
Son tornato a camminare sulla Via Sacra di Monte Cavo, con nipote e figlio al seguito, e non posso che esprimere un encomio per l’Associazione Gruppo Archeologico Latino-Sezione Albana. L’antica via, che conduceva al tempio di Giove Laziale, ritrova la sua dimensione nel districarsi lungo i pendii del monte, aprendosi a panorami mozzafiato sui laghi e oltre.
Il gruppo di volontari ha prodotto un’opera di pulizia straordinaria dove dominavano l’abbandono e i danni provocati dalla nevicata del 2012, con alberi caduti lungo la strada. Lungo il percorso sono evidenti i segni del tempo (e probabili azioni di prelievo di basamento), con tratti di via mancanti o crollati. Se i volontari sono da ringraziare per il lavoro svolto, perché ci permettono di riavere una via di oltre duemila anni, altrettanto non è da attribuire agli Enti amministrativi.
Chi s’arecorda Velletri comm’era
tant’agni areto, primo de la guera
dirà ch’era assai bella, recelata…
Con la sensibilità che le è propria, Lucia Mammucari, nota poetessa veliterna, affida ai versi di Velletri de ‘na vota tutto l’amore che nutre per la sua città, proprio come fa Umberto Savo ancora una volta aprendo lo scrigno dei ricordi per farci vedere tutto l’Incantesimo e magia di Velletri, come titola l’ultima sua opera, presentata nello scorso aprile nella Sala Micara della Diocesi davanti a un folto pubblico, alla presenza del Vescovo Vincenzo Apicella, del sindaco Fausto Servadio, del professor Marco Nocca e dello scrittore Aurelio Picca.
Ha avuto un’accoglienza calorosa la mostra di Tiziana Properzi allestita ad Albano Laziale dal 5 aprile al 3 maggio scorsi. All’artista castellana è stata affidata la direzione di una scuola d’arte del Camerun: un progetto approvato dal governo locale nato per trasmettere l’arte della lavorazione della porcellana. All’apertura, nella sala del museo Civico di Villa Ferrajoli erano presenti tra gli altri il Ministro plenipotenziario dell’ambasciata del Camerun e un rappresentante dell’ambasciata dello Zaire.
Rodin. Il marmo, la vita, fino al 25 maggio. Terme di Diocleziano, viale E. De Nicola 78; tel. 06.39967700.Mostri, fino al 1° giugno. Palazzo Massimo, largo di Villa Peretti 1;
C’era una volta ai Castelli Romani e (quasi) non c’è più, il commercio di vicinato. Non troppi anni fa, ma sembra trascorso un evo, molti piccoli negozi servivano una popolazione con meno auto per spostarsi, meno pretese, disposta a spendere il giusto o costretta a “segnare” pagando a fine mese come accadeva nei negozi di alimentari, quando un salario era l’unica entrata di una famiglia numerosa. Resistono ancora, nei nostri piccoli e medi centri urbani, negozi di panetteria e drogheria (il pizzicarolo, pizzicagnolo in italiano, deriva proprio da “cose che pizzicano” alludendo ai salumi conditi con spezie).
o – Gennaio – Sono stati pubblicati i libri:
- – Ricordi, cronaca, poesie in dialetto monticiano di Tarquinio Minotti;
- – Fantasia e realtà in dialetto monticiano di Gianni Diana;
- – Er congresso delli trapassati e altro di Enzo Mattei.
o – Marzo – È stato pubblicato il libro Tutti a Scuola di Tarquinio Minotti.
o – Marzo – Evento Aperitivo con l’Autore – Presentazione dei libri, edizione Controluce, Ricordi, cronaca, poesie in dialetto monticiano di Tarquinio Minotti e Fantasia e realtà in dialetto monticiano di Gianni Diana. Interventi di Maria Rosaria Minotti e Rita Gatta.
Camelie a Velletri, Orchidee a Monte Porzio Catone, petali multicolori a Genzano. E non finisce qui, perché i Castelli hanno o hanno avuto
anche diversi altri rapporti con i fiori: Ariccia con le azalee, Rocca Priora con i narcisi, Lanuvio con le rose, Frascati con le gardenie.
Una Festa bagnata e fortunata
Il maltempo ha in parte condizionato la 20ª Festa delle Camelie a Velletri
Tra le numerose iniziative organizzate dal Parco Regionale dei Castelli Romani è rientrata a pieno titolo quella che ha visto protagonista la regina dei Colli Albani con Cartoline dai Castelli Romani: Rocca di Papa in poesia, realizzata da Rita Gatta, che ormai da tempo si dedica alla diffusione e soprattutto alla valorizzazione della cultura, delle tradizioni popolari e del dialetto nel territorio.
Al pubblico la poetessa e pubblicista rocchegiana ha proposto, nella sede di Villa Barattolo a Rocca di Papa, il suggestivo borgo attraverso suoi apprezzatissimi versi inframmezzati da notizie storico- etnico-artistiche.
Una statua per la donna
In occasione della festa della donna, l’8 marzo, è stata posizionata in piazza Vittime del Bombardamento di Propaganda Fide, ad Albano, una statua opera dell’artista Manuel Pettinelli donata dal locale Club Inner Wheel. Figura di donna in una posizione che sembra esprimere fatica e sofferenza, l’opera intende richiamare il percorso di emancipazione sociale e di progressiva liberazione dalle violenze compiuto dalle donne di tutto il mondo. La statua è l’unico monumento “civile” inaugurato nella cittadina negli ultimi trent’anni.
In occasione del bicentenario della nascita di Verdi e Wagner, è iniziata a dicembre 2013 la seconda edizione de “Il suono di Liszt a Villa d’Este”. La denominazione nasce dal fatto che il grande compositore ungherese, del quale con l’edizione iniziale è stato ricordato nel 2011 il bicentenario della nascita, era solito soggiornare nella Villa per comporre e suonare in tranquillità. Lo faceva su un pianoforte marca Erard del 1879, del tutto simile a quello usato dai pianisti che dall’8 dicembre al 16 marzo scorso hanno partecipato ai concerti-matinée domenicali, una formula molto seguita.
Dall’inizio dell’anno si è costituita l’Accademia per l’Alto Perfezionamento Musicale “Roma Castelli”, che si propone tra l’altro di diffondere la cultura musicale a tutti i livelli. Uno dei primi eventi organizzati è stato un singolare incontro, svoltosi sabato 15 marzo, tra Gina Sanders, soprano di rilievo internazionale, e il ventenne chitarrista e compositore Michele Di Filippo, diplomato con lode, vincitore di numerosi concorsi e autore di due dischi con musiche originali.
Una signora semplice, dai modi gentili, molto disponibile. Accetta volentieri di parlarmi delle sue opere. È un’artista genzanese, che da sempre dipinge. Ha iniziato da bambina a osservare le opere di Alamberto Pucci, maestro infioratore di Genzano. La moglie dell’artista la invitò a entrare nella bottega artigiana e da quel giorno la giovane iniziò a collaborare e a dipingere con lui. L’artista era infermo, bloccato su una carrozzella: dopo la guerra d’Africa durante la seconda guerra mondiale, prigioniero dei tedeschi e portato a scavare carbone nelle miniere, in seguito alle ferite e a soli quarantacinque anni restò paralizzato.
Da tempo, alcune persone di Rocca di Papa hanno aderito alla proposta, lanciata dall’Associazione Gruppo Archeologico Latino-Sezione Albana, di riappropriarsi, facendo opera di bonifica, della Via Sacra, un percorso che i Latini prima e i Romani poi utilizzavano per recarsi al Tempio di Giove Laziale, sul Monte Albano. Sezione Albana deriva proprio dal Mons Albanus, attuale Monte Cavo.
Tutto nasce dal profondo amore per il territorio: così questo gruppo di “volontari volenterosi” – dice Francesco Casciotti – ha iniziato l’operazione pulizia il cinque marzo scorso, dopo aver ottenuto i necessari permessi dalle Autorità preposte.
È trascorso poco più di un anno dall’inaugurazione del nuovo Teatro Artemisio che è un bene primario per la città di Velletri. L’Associazione Teatro Artemisio, costituita proprio per dare vita effettiva alla struttura gestendone l’attività artistica, ha scelto molto opportunamente di seguire una linea in grado di avvicinare allo spettacolo il maggior numero di persone. Infatti uno spazio così bello, ma anche così grande e costoso da organizzare e mantenere, rischierebbe un collasso di spese nel caso fosse adibito solo alla classica funzione della rappresentazione di drammi o commedie.
La tristezza di dover portare un famigliare anziano in una casa di riposo non è forse condivisa da tutti, tuttavia può essere a volte un’inevitabile necessità in una situazione che non ammette alternative. Certo, una volta i nonni, gli anziani si tenevano in casa; si tolleravano le loro bizze, i momenti, a tratti comici a tratti drammatici, della loro aterosclerosi; si cercava di recuperare pazienza e imporsi rispetto per la persona che restava nostro congiunto.
Molti cambiamenti, non ultimo quello degli impegni di lavoro della donna, hanno privato la famiglia di quel sostegno primario che permetteva all’anziano di restare con i suoi cari e molte famiglie ormai sono costrette, rassegnate o ben felici a seconda del grado di attaccamento e sensibilità verso il “vecchio”, a depositare l’anziano parente nelle case di riposo.
Rodin. Il marmo, la vita, fino al 25 maggio. Terme di Diocleziano, viale E. De Nicola 78; tel. 06.39967700.
Apoteosi. Da uomini a Dei, il Mausoleo di Adriano, fino al 27 aprile. Castel Sant’Angelo, lungotevere di Castello; tel. 06.3724121.
Mostri, fino al 1° giugno. Palazzo Massimo, largo di Villa Peretti 1; tel. 06.3997700.
È dall’inizio del mese di marzo che salendo per la via di San Silvestro, prima di arrivare al convento dei pp. Carmelitani, si incontrano due giovani donne con guanti di gomma, armate di secchi, spugne, boccette, pennelli, colori… Sono Marta ed Eliana, che stanno restaurando i pannelli in maiolica della via Crucis.
Le edicole di pietra sperone, materiale vulcanico che si estraeva dal vicino Monte Salomone (pietra usata fino all’inizio del XX secolo), fanno parte del patrimonio artistico di Monte Compatri e contribuiscono a formare il senso di appartenenza a questo paese.
Un furto alla Caritas, in un periodo di raccolta: ci vuole coraggio, dicono, per essere così vigliacchi. Mia madre usava dire: «‘n parmo de pelo dentro ‘r core». Mi pare un’immagine efficace, che bene rende la dura scorza che ricopre quello che dovrebbe essere per antonomasia l’organo della pietas, il cuore. Ma forse si tratta solo di una pietra, di un sasso inanimato. Forse.
Si chiamava Agostino e arrivava ogni mattina intorno alle dieci con la sua bicicletta nera e la borsa di cuoio a tracolla. Alla Folgarella – quartiere di Ciampino, fino al 1974 frazione di Marino – le donne lo aspettavano affacciate alle finestre o sul cancello. E intanto si scambiavano notizie, le più delicate sottovoce. Quando si vedeva Agostino spuntare dal passaggio a livello, la voce si spargeva e le donne si radunavano per andargli incontro.
Agostino metteva a terra le sue lunghe gambe e cercava nel borsone la lettera da consegnare, chiamando a gran voce il destinatario. Un appello quotidiano al quale tutti volevano essere presenti, pure se non nominati.
Il passaggio di Agostino, tra andata e ritorno per le vie della borgata, servendo prima il lato destro e poi il sinistro, durava in genere fino a mezzogiorno.
Rocca di Papa e il decoro urbano
Saranno in sette, a Rocca di Papa, a tentare di riqualificare il centro storico. Sfruttando un finanziamento regionale, il Comune ha infatti assegnato alcune “borse di lavoro” a disoccupati e giovani in difficoltà economica, con l’intento di contribuire fattivamente a riqualificare il borgo cittadino attraverso un programma di piccoli interventi mirati. Gli operatori coinvolti dovranno farsi carico anche di una certa valorizzazione del patrimonio culturale e monumentale della cittadina, in particolare delle aree archeologiche della Fortezza medievale e della via Sacra, collaborando alla pulizia e alla manutenzione dei luoghi.
Matteo Bastianelli è nato a Velletri nel 1985. Giovanissimo ha coltivato la passione per la fotografia fino a diplomarsi presso la Scuola Romana di Fotografia. Oggi vive e lavora a Roma come fotografo, regista e giornalista pubblicista. Suoi lavori sono pubblicati su quotidiani e riviste nazionali e internazionali, ed esposti in mostre in Italia, Francia, Usa e altri Paesi. Ha già ricevuto numerosi premi per la sua attività.
Raccontiamo per semplici spunti quel che c’è ai Castelli Romani di positivo, con qualche
nota dolente non da poco. Consideriamo solo l’hic et nunc, come in una semplice fotografia
Quello che funziona
– Magnifici parchi pubblici: il parco di Palazzo Sforza Cesarini (primo nucleo murario del 1235) a Genzano recuperato al pubblico, anche grazie all’iniziativa del Comitato civico Centro Storico. Aperture sorvegliate con un piccolo biglietto d’ingresso, ma quello che si apre al visitatore è uno scenario con cedri dell’Atlante, sequoie, rose, prati, aiuole, fontane e cascatelle di fronte al paesaggio del lago vulcanico e di Nemi, uno fra i più celebri della paesaggistica antica.
Il 30 marzo 2014 è stata inaugurata la Mostra storica “Da Cassino a Roma -70° Anniversario della Battaglia per Roma”. La Mostra è stata allestita nei locali adiacenti il Museo della Ferrovia con la finalità di ricordare questo importante anniversario a 70 anni dalle battaglie che portarono
Il 3 febbraio sulla via Tuscolana, zona Rocca Priora e Molara, i conducenti di una dozzina di macchine ferme sul ciglio della strada erano impegnati a chiamare vigili e carabinieri per denunciare i gravi danni provocati alle auto dalle buche sulla strada, ovviamente causate dalla pioggia. Le ruote spaccate e qualche danno meccanico risultavano evidenti, tanto da finire nei verbali che verranno girati ai Comuni per i rimborsi.
Si è visto recentemente in televisione, ma è da qualche anno che se ne parla. Un prete che tutti vorrebbero avere nella propria parrocchia: giovane e volenteroso, intraprendente e ostinato, umanissimo nell’eseguire il suo mandato sacerdotale. Don Antonio Coluccia si aggiunge alla lunga schiera di sacerdoti che nel servire Dio hanno inteso servire il più umile e derelitto tra gli uomini, coerentemente col dettato evangelico, spesso in contrasto con le normative vigenti.
È ormai un atteso appuntamento annuale la Lectura Dantis che Aldo Onorati porta alla città di Velletri. Mercoledì 12 febbraio nell’Aula Consiliare del Palazzo Comunale il noto scrittore e insigne dantista ha dato ancora una volta prova della sua profonda conoscenza dell’opera somma di Dante Alighieri, quella Divina Commedia che non smette di stupire per la sua attualità.