Audizione presso Regione per il Print Cecchina
Lo scorso primo ottobre, tredici associazioni e comitati di quartiere hanno sottoscritto una serie di osservazioni al Print di Cecchina/Fontan di Papa circa la realizzazione di un nuovo Market su un area agricola limitrofa all’intersezione tra tra Via del Ginestreto via Nettunense e. via Campoleone.
L’ alibi di questo Print è motivato dalla realizzazione di una rotatoria necessaria a mettere in sicurezza l’incrocio suddetto opera che la regione/gestore Astral avrebbe dovuto realizzare tre anni fa nell’ ambito delle opere viarie previste per rendere più fluido e sicuro l’ accesso al nuovo ospedale. In realtà la rotonda risulterebbe funzionale anche all’ accesso del Market
Le osservazioni mosse dal gruppo dei tredici firmatari, contestavano innanzitutto :
– la concessione al privato del cambiamento di destinazione d uso per realizzare una megastruttura commerciale in un area già satura, sconvolgendo un paesaggio agrario definito di rilevante valore.
– L’uso non applicabile del PRINT come strumento Urbanistico in quanto non si ravvisa l’interesse pubblico, come pure non appare giustificata la finalità di riqualificare l’ area ( classificata come paesaggio agrario di rilevante valore Paesaggistico ) realizzando un market.
– nulla osta preventivo da a parte del competente dipartimento VII della città Metropolitana in quanto lo svincolo interessa strade provinciali
– dichiarazione di ammissibilità da parte della Autorità di Bacino , ..vedi rischio Idrogeologico
Le osservazioni protocollate alla attenzione dell’uff. tecnico del Comune di Albano sonno state respinte dall’ufficio preposto con altrettante controdeduzioni approvate in sede di C.Comunale lo scorso dic. ??
Alla luce di quanto sopra riportato, abbiamo chiesto e ottenuto da parte della commissione urbanistica Regionale di essere auditi domani così una delegazione dei firmatari potrà ribadire in questa sede le motivazione della nostra contrarietà alla realizzazione di una nuova ed inutile cementificazione su un area per giunta agricola e produttiva coltivata a vigna ( …ignorando le tante strutture commerciali dismesse in quell’ area ) e contestualmente chiedere di conoscere le valutazioni della Commissione deputata ad esprimere un parere, riguardo ad alcuni punti riportati nella relazione relativa alla Verifica di assoggettabilità a VAS n. G. 10005.
Con l’occasione chiederemo alla commissione di farsi parte attiva per orientare la amm.ne regionale a varare una legge che disciplini il consumo di suolo
Albano migliora con il cemento?
Riteniamo che Albano migliori se tutte le scelte della nostra Amministrazione
saranno ispirate al benessere delle generazioni future. Per tale ragione diciamo NO
ad investimenti su nuovo cemento a partire dal PRINT di Cecchina, dove si prevede
una struttura commerciale con annesso parcheggio per 6.000 mq.
Le osservazioni che abbiamo presentato al Comune di Albano sollevano dubbi sul
rispetto della normativa vigente, richiamando l’attenzione sull’emergenza ambientale
prodotta dal consumo di suolo. Tra le conseguenze nefaste del consumo di suolo
sottolineano anche l’abbandono dei centri storici e l’impoverimento dei suoi spazi
commerciali, perché finché si dà la possibilità di costruire ex novo su terreni agricoli
garantendo profitti doppi o tripli rispetto al restauro dell’esistente, si provoca un
progressivo spopolamento del centro storico e il conseguente abbandono e degrado.
I cittadini firmatari si chiedono a chi serve il nuovo cemento, se la popolazione nel
Lazio, come in tutto il Paese, diminuisce. Questo si traduce anche in una minor
domanda di strutture commerciali. Proprio sulla Nettunense, dopo la proliferazione
selvaggia, si contano le chiusure e l’abbandono di migliaia di metri quadrati: dall’ex
complesso “Pork’s house” ai centri commerciali “Arcobaleno” e “i Colli” per citare i
più conosciuti.
L’alibi del PRINT è una rotonda sulla Nettunense per mettere in sicurezza
l’intersezione con via Ginestreto e via Campoleone, che la Regione – gestore della
strada tramite ASTRAL – avrebbe dovuto realizzare almeno tre anni fa in occasione
dell’apertura del nuovo ospedale dei Castelli 500 metri più avanti. Se la competenza
e i relativi oneri sono regionali, perché il Comune concede al privato il cambio di
destinazione d’uso? Tra l’altro, sconvolgendo un paesaggio agrario di rilevante valore
da considerare di pregio ambientale.
L’azione civica continuerà con la richiesta di un incontro all’amministrazione di Albano
per chiedere di non consentire nuove costruzioni che consumano irrimediabilmente
suolo, e dare priorità agli investimenti sul recupero dell’esistente.
Cecchina, l’area prescelta per la realizzazione del
nuovo supermercato di fronte via Ginestreto.
Non ereditiamo la terra dai nostri antenati,
ma la prendiamo in prestito dai nostri figli.
Là dove c’era una vigna, ci sarà il cemento…
Se andiamo avanti così, chissà
Come si farà
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