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Au Pratu Manginu

Agosto 01
02:00 2008

Reggirennome au Pratu Manginu
aio repenzatu a Leopardi Giacominu
e a llu capolavoru finu
che pressappuocu sona sosì. M’ha sempre garbatu ssu colle ppartatu
e ssa fratta
che nbellu piezzu de veduta nguatta.
Solu,remmirenno,
nsaccu de monnu doppo de chella
e ffatati silenzi
e na pace ffonnuta
me passanu pe a mente
che guasi guasi u core paura sente.
E come u vientu sento spassà tra e piante
io ssu sterminatu silenziu
a llu remore ressomio,
e me recuordo l’Eternu
e ‘e staggioni passate
chessa de mo ndo stemo
che ‘a vita ci coce
e de essa ‘a voce.
Sosì,tra ssa mmenzità
sfilanu i penzieri
come zeppi portati dae pianare
e me ggusta connulamme
trento a ssu mare.

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