Astronomia online, il 14 novembre il meeting UAI “Profondo cielo”
Sarà la piattaforma di webconference GoToMeeting a ospitare sabato 14 novembre dalle ore 15:00 il meeting della Sezione nazionale di ricerca “Profondo cielo” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI). L’incontro virtuale, aperto a tutti i curiosi del cielo e agli appassionati di astronomia, sarà l’occasione per illustrare gli obiettivi e le prossime attività di ricerca della Sezione e per invitare i presenti a unirsi ai lavori dei ricercatori dell’UAI. Al termine dell’incontro sul canale YouTube UAI e sulla pagina facebook UAI andrà in onda in diretta la conferenza “Una nuova esplorazione dell’Universo” a cura dell’Astrofisica Marica Branchesi.
Il meeting, inizialmente in programma a Oria (Brindisi), causa emergenza sanitaria da Covid- 19 si terrà in modalità online e vedrà la partecipazione del Presidente dell’UAI Luca Orrù, del Responsabile della Commissione Ricerca UAI Salvo Pluchino, del Responsabile della Sezione di Ricerca “Profondo cielo” Giuseppe Donatiello e di altri esperti dell’Unione Astrofili Italiani.
L’incontro sarà dedicato, in primo luogo, all’illustrazione del programma “Consiglio dei giganti” promosso dalla Sezione deep sky e relativo allo studio delle galassie appartenenti al Consiglio dei giganti e più estesamente del Foglio Locale, una particolare struttura appiattita che riunisce le galassie del Gruppo Locale e una corona di altri gruppi entro circa 30 milioni di anni-luce. “Il Programma Consiglio dei Giganti è partito grazie al contributo di un ristretto numero di partecipanti, con risultati già molto promettenti da cui si profilano possibili nuove scoperte mediante l’uso della tecnica dell’ultra-deep imaging, vale a dire mediante esposizioni equivalenti di molte ore, sommando i vari contributi. I risultati preliminari saranno illustrati nel corso del meeting, insieme alle necessarie indicazioni sulle tecniche operative”, spiega Donatiello.
Oltre che su questo programma di studio, la Sezione “Profondo cielo” punta a coinvolgere tutti gli appassionati in riprese deep sky, nel tentativo di valorizzarne l’operato e di indirizzare a un uso scientifico dei dati raccolti. “Grandi sforzi vengono riversati nell’astrofotografia senza alcuna concreta analisi dei dati raccolti in cui potrebbero celarsi cose interessanti o potenziali scoperte – prosegue Donatiello – Grazie all’attenta analisi scientifica dei dati raccolti ho avuto personalmente occasione di scoprire, oltre alla vicina galassia nana che porta il mio nome, anche ben sei candidate nebulose planetarie precedentemente sconosciute e altri oggetti extragalattici attualmente in fase di follow-up”.
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