AssoTutela si schiera al fianco dell’Ucri
“Ci domandiamo come sia possibile che il percorso riabilitativo dei pazienti sia messo di frequente a repentaglio a causa dell’interruzione di alcuni aspetti del servizio, ad esempio dal mese di agosto, nel disinteresse generale della Cabina di Regia Salute della Regione Lazio, il Direttore Generale Antonio D’Urso ed il Direttore Sanitario Francesco Cortese dell’Azienda San Camillo Forlanini, che hanno sospeso unilateralmente la terapia logopedica bloccando di fatto nuovamente la riabilitazione e arrecando grave danno ai pazienti”. Lo dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
“l’Ucri dopo appena quattro anni sta per essere smembrato – prosegue il Leader di AssoTutela – nonostante sarebbe potuto essere ‘un progetto di riscatto per la sanità laziale’, come dichiarato dallo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nonostante siano stati ripetutamente avvisati i responsabili, nessun rimedio è stato posto in essere e la situazione rimane drammatica ed invariata, probabilmente per spingere l’abbandono del progetto ad ipotetiche soluzioni sul territorio?”
“Invitiamo – conclude il Presidente Maritato – a prendere visione della vera realtà dei luoghi e delle storie di vita e di speranza che sono racchiuse all’interno di queste mura. Chi vuole oggi distruggere il progetto dell’Ucri, non conosce il territorio e non ha compreso il valore di ciò che l’Ucri ha costruito in quattro anni di impegno di operatori, ma soprattutto familiari”.
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