ASSISTENZA SCOLASTICA ALUNNI DISABILI
ASSISTENZA SCOLASTICA ALUNNI DISABILI: IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RM 6.1 NELLA FASE FINALE DELLA CO-PROGETTAZIONE CON L’ENTE GESTORE
I sindaci e gli assessori ai Servizi sociali: “Orgogliosi di non aver lasciato nessuno indietro”
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Una fase dinamica di co-progettazione e rimodulazione dei servizi di assistenza scolastica nell’interesse primario degli utenti, delle loro famiglie e degli stessi educatori chiamati a svolgere tale fondamentale mansione in una fase così particolare della vita e dei rapporti sociali di ognuno.
Non si tirano indietro i comuni del Distretto Socio Sanitario Rm 6.1 e rilanciano l’azione in corso di coprogettazione del servizio di assistenza agli alunni disabili, giunta alla fase conclusiva e da tempo sul tavolo di confronto tra comuni, ente gestore, sindacati.
Ancor prima della ripresa dell’anno scolastico in corso, avvenuta lo scorso 14 Settembre, l’Ufficio di Piano del Distretto ha richiesto all’Ente Gestore un Piano di programmazione/organizzazione delle attività specifiche del servizio, nel particolare momento di emergenza Covid, e soprattutto nei momenti di sospensione delle attività didattiche e della necessaria attivazione della Didattica a Distanza (Dad),
prevedendo e organizzando le attività di supporto dei bambini/ragazzi che necessitano di assistenza.
Si è, pertanto, avviato un percorso di co-progettazione con l’Ente Gestore del servizio che ha coinvolto tutti i Comuni, sia nella parte istituzionale con la partecipazione attiva di tutti i sindaci/assessori e sia nella parte tecnica con il ruolo attivo e fondamentale dei servizi sociali comunali.
In tal senso si è avuto un primo riscontro con l’Ente gestore nei primi di Ottobre con la richiesta di un tempo ulteriore per la presentazione di una proposta di progettazione. A tale proposta, presentata alla metà di Ottobre, è seguito il lavoro dell’Ufficio di Piano con tutti i servizi sociali comunali che, esaminando la proposta, hanno richiesto delle significative integrazioni, specificando dettagliatamente gli ambiti di integrazione, ritenendo insufficiente la proposta presentata.
L’incontro del Comitato Istituzionale del 30 ottobre, attraverso un confronto tra i Comuni, l’Ente Gestore e le Organizzazioni sindacali, ha permesso di evidenziare, approfondire e discutere, i significati delle integrazioni richieste, in un ottica di organizzazione funzionale del servizio prevedendo e programmando le necessarie attività, rimodulandole alla luce dei contesti scolastici in cui si si trova ad intervenire, tenendo sempre a mente l’obiettivo finale di mantenere costante, quanto più possibile, l’intervento di assistenza con i minori seguiti attraverso il servizio e nel contempo rispettare e valorizzare la dignità dei lavoratori coinvolti.
A tal fine è stato chiesto all’Ente Gestore di integrare la proposta indicando:
1. il numero di operatori deputati alle sostituzioni
2. per la DAD indicare:
– in maniera dettagliata le modalità, i contenuti, le metodologie, gli strumenti utilizzati nelle varie tipologie di situazioni che si possono verificare nella fase dell’emergenza( anche e soprattutto
ipotizzando la sospensione delle attività didattiche in presenza) individuando tutte le prestazioni degli operatori e i tempi di realizzazione previsti della Dad per poter essere rendicontati attraverso
apposita scheda di monitoraggio;
– il ruolo dell’operatore nell’ambito del PEI ed il suo coinvolgimento nel team degli insegnanti anche in riferimento alla piattaforma dell’Istituto scolastico;
– le differenziazioni delle modalità di utilizzo della Dad che si attiveranno nelle diverse tipologie di disabilità degli alunni evidenziando soprattutto soluzioni alternative in caso di impossibilità di
attivazione in alcune particolari tipologie di disabilità;
3. Definire la gestione dell’assistenza domiciliare (quando si prevede di realizzarla, con quale modalità, con quali strumenti didattici, con quali obiettivi e con quali misure precauzionali).
Si precisa che l’Ufficio di Piano e tutti gli Enti Gestori e operatori dei servizi del Distretto RM 6.1, sono stati impegnati, fin dall’inizio della pandemia a marzo, e lo sono tutt’ora, vigili, nella costante rimodulazione delle attività nella difficile condizione di emergenza epidemiologica che ci vede coinvolti, con non poche difficoltà,
ma nella consapevolezza dell’importante ruolo che stiamo svolgendo nel mantenere e rafforzare i servizi alle fasce fragili della popolazione, ancor più in questo difficile momento. In questa fase sono stati, infatti, rimodulati e riconvertiti tutti i servizi del Piano di Zona, attraverso una co-progettazione assidua e costante, garantendo ai cittadini una presenza degli operatori in forma diversa e il mantenimento dei contratti in essere a tutti gli operatori dei servizi.
Anche per l’Assistenza scolastica, pur non essendo un servizio del Piano di Zona, si riesce ora ad attivare la stessa co-progettazione non essendo stato possibile farlo per tutto il periodo della sospensione delle attività didattiche nello scorso anno scolastico, pur avendo effettuato, come a tutti gli Enti Gestori del Piano Sociale di Zona, la stessa richiesta. Ma ora, ancor più, è necessario lavorare in modo costruttivo e, pertanto, si sta procedendo alla definizione del suddetto Piano.
In tal senso, al termine del Comitato Istituzionale del 30 Ottobre, i partecipanti si sono dati dei tempi ravvicinati, per un ulteriore tavolo di confronto, al fine di definire il Piano di programmazione/organizzazione del servizio, alla luce delle integrazioni richieste presentate dall’Ente Gestore in data 9 Novembre, a cui è seguito un lavoro da parte dell’Ufficio di Piano con i servizi sociali comunali di esame della proposta.
In definitiva, si evidenzia la totale disponibilità da parte di tutti i Comuni del Distretto RM 6.1, sempre presenti e disponibili al dialogo e al confronto, che, in particolare:
– hanno valutato positivamente la proposta di deroga sulle “assenze” dei bambini dell’Ente Gestore, in considerazione del particolare momento di emergenza e nell’ottica di una maggiore vicinanza ai bambini/ragazzi e alle famiglie, considerando in modo diverso “l’assenza” attribuendole significati più complessi e articolati, – hanno rassicurato gli Enti Gestori sugli stanziamenti di bilancio come specificatamente finalizzati al servizio, dovranno ovviamente essere rendicontati dettagliatamente (considerate le rimodulazioni)in base ad appisiti strumenti indicati dai Comuni stessi.
L’ottica del confronto e delal co-progettazione trova attualmente riscontro con l’ulteriore incontro, richiesto dal Comune Capofila del Distretto per il giorno 19 Novembre, al fine di definire il Piano, con le integrazioni richieste, presentata dall’Ente Gestore Commentano i Sindaci e gli Assessori del Distretto “Anche stavolta, nessuno è stato lasciato indietro. Le nostre Comunità hanno dimostrato ancora una volta un’attenzione prioritaria per i servizi dei cittadini più fragili che, ancora di più in questo momento storico, hanno la necessità di attenzioni e cure specifiche. Da
parte nostra non è venuto meno l’obbligo e il dovere morale di far fronte nel modo più adeguato ai bisogni di ciascun singolo individuo”.
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