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Assemblea Pubblica contro La Cementificazione di Marino

Assemblea Pubblica contro La Cementificazione di Marino
Giugno 27
10:05 2017

Sabato 1 Luglio Ore 18.00, In Via Divino Amore, all’esterno del Gotto D’oro

L’Assemblea contro la cementificazione di Marino promuove un incontro pubblico per discutere della situazione riguardante il “Masterplan 2011” che prevede 12.500 nuovi abitanti nella zona tra S.Maria delle Mole e Frattocchie. Nonostante le reiterate richieste di annullamento o revoca delle delibere riguardanti dal Masterplan, approvate e sostenute dal centro-destra marinese, la giunta a guida “5 stelle” non intende procedere in tal senso perché si dice preoccupata da eventuali ricorsi legali dei costruttori che, sempre secondo l’amministrazione, manderebbero in bancarotta il Comune costretto a pagare loro 600-800 milioni di euro. Questo scenario catastrofico è del tutto ipotetico e basato su scarsi elementi,vista la piena legittimità delle motivazioni presentate al TAR da tutti i comitati. La devastazione e il saccheggio del territorio, invece, è materialmente già iniziata 18 mesi fa con la costruzione dei palazzi nella zona di “Mugilla-Maroncelli” a S.Maria delle Mole. Tale intervento edilizio fa parte proprio del Masterplan e prevede ben 17 palazzi totali, di cui 4 già costruiti e messi in vendita a 3.000 euro al metro quadro. La scuola “Verdi” e l’asilo “Ciari” sono ora completamente circondate dal cemento mentre un bel pezzo di verde e di parco adiacente a quello dell’Appia Antica è finito distrutto per far posto ai primi 400 nuovi residenti. Da quasi un anno abbiamo chiesto all’amministrazione di intervenire e bloccare il cantiere di Mugilla perché, oltre a quanto contestato in sede di ricorso al TAR nel 2012, ci sembravano palesi diverse irregolarità a cominciare dal mancato rispetto della normativa sui flussi di gas pericolosi quali la CO2 e il radon, ma anche da altezze dei palazzi e rispetto della convenzione stipulata con il comune. Nel balletto di dirigenti all’urbanistica, nonostante esposti e lettere inoltrate formalmente, nonostante sembri che le verifiche in loco confermino quanto da noi ipotizzato, il cantiere di Mugilla non viene bloccato. Anche in zona Tudini-Divino Amore le cose non vanno meglio: da un anno si erge una palizzata che circonda la bellezza di 50 ettari di Agro Romano in zona archeologica e idrogeologicamente vincolata. In tale area, il costruttore Parnasi, accordatosi con Idea Fimit (società a cui partecipa anche l’INPS con il 30%), è previsto un progetto di un centro commerciale da 100.000 metri cubi e palazzi per 5.000 nuovi abitanti. Da qualche mese poi, sono visibili a tutti gli enormi scavi per sondaggi effettuati all’interno del recinto che circonda anche i Casali Negroni, di fronte al Gotto d’Oro. Qualche settimana fa, il Consiglio Comunale di Marino ha adottato il PTPG ed il Piano di rischio aeroportuale. Il primo, è già stato utilizzato come “leva” nei ricorsi effettuati dai vari comitati in sede di TAR sin dal 2012. Il secondo, a quanto è scritto nella delibera, non ostacolerà i progetti già approvati. Ricordiamo che l’amministrazione comunale si era autonomamente impegnata ad elaborare, entro settembre dello scorso anno, una delibera di salvaguardia in autotutela del territorio e che lo studio sugli standard urbanistici, proposto alla pubblica opinione come strumento su cui basarla, doveva essere concluso 8 mesi fa. Fermo restando che nuovi permessi edilizi finora non sembrano essere stati concessi, e ci mancherebbe, la popolazione nel territorio comunale continua a crescere, i servizi territoriali e la mobilità risultano inadeguati a sostenere già la situazione attuale, figurarsi l’incremento della popolazione previsto nel Masterplan. Non riponendo alcuna fiducia nell’amministrazione regionale PD-SEL, anch’essa per nulla intenzionata ad annullare le delibere di propria competenza sul Masterplan, non ci sembra realistica la strada illustrata dalla giunta marinese ovvero quella di far sì che la Regione Lazio ampli il perimetro del Parco dell’Appia Antica. Non è stato fatto finora, non lo faranno mai. Non ci risultano comuni italiani che siano finiti in bancarotta per causa di costruttori che abbiano fatto loro ricorso, tra l’altro con tutte le ragioni dalla parte di chi si oppone alla cementificazione. L’annullamento o la revoca delle delibere del 2011, questo chiediamo, per impedire l’attuazione del Masterplan. Diamo appuntamento a tutti sabato 1 luglio, alle ore 18, per un incontro pubblico davanti al Gotto d’Oro per continuare a informare la popolazione e costruire iniziative atte a fermare il raddoppio di S.Maria delle Mole.

Assemblea Contro La Cementificazione – Http://Stopcemento.Noblogs.Org

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