Notizie in Controluce

L’Assemblea contro la Cementificazione invita pertanto la popolazione a partecipare alla seduta del Consiglio Comunale in quanto saranno rimessi in gioco da un lato gli interessi e le speculazioni dei costruttori, tra i quali spicca Parnasi, dall’altro la vivibilità di decine di migliaia di persone e di un territorio di Agro Romano che si estende per circa 200 ettari.

Ricordiamo che fu la giunta di centro-destra di Palozzi ad approvare, tramite accordo di programma con l’allora governatrice del Lazio Renata Polverini, il masterplan che prevede un totale di circa 1.300.000 mc di cemento e 12.500 nuovi residenti. Il centro-sinistra di allora, indicava che l’area fosse destinata non più ad uso agricolo ma per attività produttive e commerciali. Insomma, l’Agro Romano andava cementificato, in qualsiasi modo.

L’Assemblea contro la Cementificazione si è opposta presentando tre ricorsi, tuttora pendenti al TAR, e costruendo numerose iniziative informative e di mobilitazione nelle frazioni e a Marino.
Se il progetto dovesse andare in porto, ci si ritroverebbe con il raddoppio della popolazione attuale di S.Maria delle Mole e Frattocchie, con tutte le nefaste conseguenze: dalla devastazione di un territorio integro dalla notte dei tempi e ricco di storia e archeologia, all’invivibilità giornaliera causata dall’incremento esponenziale del traffico (già congestionato), alla strutturale carenze dei servizi che diverrebbero ancor più inaccessibili (asili, scuole, sanità, trasporti pubblici), alla riduzione e all’inquinamento delle falde acquifere.

Tra l’altro, stiamo ancora aspettando di verificare che gli obbligatori rilevamenti di gas come la CO2 siano stati effettivamente realizzati, altrimenti si configurerebbe una pesante omissione che metterebbe a rischio la salute dei residenti attuali e futuri.

Dal canto suo, la Regione Lazio del “nuovo corso” di centro-sinistra aveva promesso in campagna elettorale di revocare le delibere di sua competenza riguardanti l’enorme speculazione edilizia che si vorrebbe realizzare tra l’Appia, la Nettunense e l’Aredatina. Da luglio scorso sappiamo che invece non c’è nessuna intenzione di fare questo importante passo, così come l’assessore Civita ci disse di persona.

In quest’ottica rileviamo il coerente comportamento del PD marinese e “bovillese”, il quale è l’unico delle liste di opposizione che non sosterrà la mozione.

Poco male, a sostenerla ci sarà la gente che ha ben chiaro la necessità di fermare questo devastante progetto.

Marino, 25 novembre 2014