Assegnato a Shigeru Ban il premio Pritzker 2014
Un matto, un visionario ma ha conquistato tutti grazie all’utilizzo di materiali “alternativi”, dal cartone alle canne di bambù, materiali di facile reperibilità e basso impatto ambientale.
E’ Shigeru Ban, architetto giapponese 56enne, che si è aggiudicato la 36esima edizione del premio Pritzker, l’Oscar per l’architettura.
Geniale il suo progetto del 1995, quando ha risolto il dramma degli sfollati a seguito del terrificante terremoto di Kobe. Nessuna ammorbante tendopoli, ma minuscole elegantissime soluzioni abitative create con vecchie cassette per bottiglie di birra, riempite di sabbia. Nel febbraio del 2011 il terremoto di Christchurch, Nuova Zelanda, provocò ingenti danni alla cattedrale. Shigeru Ban con tubi di carta lunghi circa 4 metri ha composto la struttura della chiesa e oggi questo luogo di culto ha una capienza di 700 persone e può essere utilizzato anche per ospitare eventi e perfino concerti.
Il Pavillon paper di Madrid è un’altra sua opera: è una struttura composta da un muro di cemento già esistente e colonne di carta riciclata prodotta localmente nel piccolo comune di Pina de Ebro, nella comunità autonoma dell’Aragona. Alla sua realizzazione hanno partecipato anche gli studenti di architettura della zona.
In Italia abbiamo la ‘Paper Concert Hall’, meglio nota come ‘L’Aquila Temporary Concert Hall’ , sala per concerti, che ha la possibilità di essere smontata e ricostruita altrove. È stata realizzata grazie al contributo del governo nipponico in segno di solidarietà dopo le distruzioni del terremoto del 2009, completata e inaugurata nel 2011.
Shigeru Ban ha fondato nel 1995 una ONG chiamata Voluntary Architects’ Network (VAN) ed è con questa che è intervenuto in molte parti del mondo colpiti da disastri lavorando con residenti, volontari e studiosi per disegnare e costruire dei rifugi riciclabili, a basso costo, che restituiscono dignità alle vittime.
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