Aspettando Silvana
Giugno 30
23:00
2009
Ogni sera aspetto.
La fronte appoggiata al vetro
della finestra, aspetto
il minibus.
Arriva
(non vedo la fermata)
affaticato.
Conto.
Conto fino a settanta.
Nessuno passa.
Ne aspetto
– con pazienza – un altro.
Ancora nessuno.
Fumo.
Riappoggio la fronte al vetro.
All’improvviso, dietro
di me, il frinito
del citofono.
È qui.
Un’altra volta viene
– verrà – senza
che io ne abbia scorto o udito
(quasi fossi di sasso)
la figura: il passo.
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