Notizie in Controluce

 Ultime Notizie
  • Solidarietà e musica: esordio del Coro del Centro Anziani Frattocchie Solidarietà e musica: esordio del Coro del Centro Anziani Frattocchie di Marino in una rassegna a Villa Nina a Frattocchie ell’ambito di una rassegna musicale natalizia dedicata alle persone ricoverate...
  • La Novena di Natale nella chiesa tuscolana E’ noto come da secoli nelle chiese delle varie diocesi si celebri la ‘novena’ natalizia cioè i nove giorni, dal 16 fino al 24 dicembre, nei quali si svolge l’itinerario...
  • ROMA METRO G ROMA METRO G,(PRES MUN VI): “PER CITTÀ 15 MINUTI NECESSARIO COLLEGARE TOR VERGATA AL FERRO” “L’area di Tor Vergata ospiterà una delle più importanti strutture di ricerca italiane: la Città...
  • Natale in Stazione: “la vigilia” IL RICORDO DELLA PRESENZA DI SAN GIOVANNI PAOLO II in attesa dell’apertura della porta santa Verrà esposto dietro una finestra del primo piano del fabbricato viaggiatori il bambinello de “Il...
  • Velletri, lavori di adeguamento sismico presso la Scuola media De Rossi Velletri, lavori di adeguamento sismico presso la Scuola media De Rossi: l’Istituto non chiuderà La delibera approvata in Giunta rappresenta un passo significativo per la Scuola De Rossi, un istituto...
  • Velletri, laboratorio di decorazioni natalizie allestito l’albero di Natale presso il Palazzo Comunale Si è conclusa oggi un’iniziativa che ha unito i bambini delle scuole e gli anziani ospiti di alcune case di riposo, dando...

Ascoltarli è un sacrificio!

Giugno 29
23:00 2009

L’Italia della politica dà spettacolo. Il parlamento diventa un rotocalco, i portavoce dei battitori d’asta intenti a vendere il pezzo al miglior offerente.
Lo sconcerto resta nel dialogo dove, oltre le parole, si è pronti a smentire, dichiarare di non aver mai detto, asserire che erano solo battute di spirito, affermare che l’interpretazione è sbagliata. Viene da chiedersi: si è in grado di esprimere un concetto semplice e comprensivo? Qui è il gioco, nel dire e non affermare, lasciando un ampio spazio all’interpretazione, alla negazione ed alla volatilità della frase. Il politichese diventa un messaggio destinato all’inutilità della chiarezza del dialogo tra persone. Lo spettacolo ha inizio, gli spettatori sono pregati di sedersi, gli attori sono sul palco.
La globalità della crisi è davanti ai nostri occhi, qualcuno la minimizza, altri la esasperano. Di certo non spetta a chi non possiede nulla far ripartire la macchina sociale. Le famiglie stanno esaurendo i risparmi per far fronte agli impegni, le piccole ditte e gli artigiani hanno esaurito il credito, nuovi impegni richiesti dallo stato sociale diventano solo costi per le aziende, vedi i corsi sulla sicurezza, i rappresentanti sindacali, POS, DURCA, i corsi antincendio, i corsi pronto soccorso e molto altro. Parliamo di artigiani singoli o con meno di tre operai. Chissà perché stanno sparendo?
Il Ministro del Tesoro e molti politici ci informano che l’Italia sta meglio delle altre nazioni, dimenticano solo di dirci che le altre nazioni non hanno il nostro debito pubblico. Noi stiamo bene, con un debito per famiglia di circa 83.000 euro (dato Adusbef del 15/06), mentre grava per 29.166 euro su ognuno dei 60 milioni di abitanti (neonati compresi), una disoccupazione vicina all’8%, dove il lavoro precario è la normalità…stiamo proprio messi bene.
Il Presidente della camera Schifani al convegno dei giovani di Confindustria dichiara: “L’innalzamento dell’età pensionabile in relazione all’allungamento della vita appare improcrastinabile”. “Questo è necessario”, ha continuato Schifani, “per creare un giusto rapporto tra pensioni e costo della vita, ma ciò deve avvenire con l’accordo di tutte le parti”.
La vergogna che provo in queste dichiarazioni la vorrei esprimere in altri termini, mi limiterò a restare nei limiti legali consentiti.
La richiesta di sacrifici è sempre rivolta ai cittadini, nel tirare la cinghia. Così, dopo 35-40 anni, si è costretti a continuare nei cantieri o catene di montaggio o altri lavori usuranti, allungando, di fatto, l’uscita dal lavoro.
Schifani (ed i politici in generale) non parlano di “eliminare” i privilegi parlamentari, ad iniziare dalle baby pensioni (dopo “due anni e sei mesi” si attiva il vitalizio ai parlamentari). Basta, poi, pagare contributi volontari per i due anni e mezzo mancanti, ma con calma. Onorevoli e senatori possono saldare il debito a fine mandato e in 60 comode rate. Per cinque anni di mandato si ha diritto al 25% dell’indennità lorda (12 mila 434 euro): 3.109 euro di vitalizio. Per 10 anni al 38%: 4.725 euro. Per 20 al 68%: 8.455 euro. Infine il gran finale: con 30 anni di mandato si ha diritto a un vitalizio pari all’80% dell’indennità, 9.947 euro al mese. Direi non male, non vanno dimenticati gli incarichi, o i rimborsi più strani richiesti dagli onorevoli. Mentre ai cittadini sono richiesti sacrifici, la casta dei politici gode di trattamenti previdenziali di favore. Da 3 a 10 mila euro al mese con soli cinque anni di contributi.
Non pensiamo che questo coinvolga solo la politica nazionale. La stessa situazione si ritrova in ambito regionale, dove dopo un mandato si ha diritto ad un vitalizio. La cifra percepita è un intreccio matematico di percentuali ed età a partire dai 50 anni. Unico ostacolo essere rieletti in una qualsivoglia competizione politica.
Alla faccia dell’innalzamento dell’età pensionabile e dei sacrifici!
Cosa aspettano i Cittadini per lanciare un grido di indignazione?
Il tendone del circo è smontato, caricato sui camion muovendo verso nuove città, pronto per un nuovo spettacolo.

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

Ricordi in un vecchio video

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Dicembre 2024
L M M G V S D
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”