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As Madalenas, note italiane da un Brasile lontano

As Madalenas, note italiane da un Brasile lontano
Aprile 26
07:25 2016

Tra l’Appia e la Tuscolana, all’altezza dei primi cancelli del Parco dell’Acquedotto, in una zona carica di antichità così come di brutture edilizie, in via Campo Barbarico, da qualche tempo è venuto fuori dalla volontà d’un circolo culturale d’amici in comune, l’idea di realizzare da una falegnameria dismessa all’interno di una piccola ma folta pinetina, i “Pini Spettinati”, un nuovo live club che si propone di presentarci, sia per l’inverno ormai passato che per la prossima estate, un’intensa programmazione musicale, dai toni decisamente cantautoriali italiani e non, così come all’insegna del soft.
Il caso così ci ha portato, nella notte di sabato, a valicare la verzura circostante l’area sopra descritta, e fare il piacevole incontro con la “saudagi” delle “As Madalenas”, al secolo Cristina Renzetti, abruzzese per nascita, e Tatiana Valle, italobrasilera ormai trapiantata in via definitiva nel Belpaese.
Il duo, di sede bolognese, dunque da notarne l’estrema mobilità spaziale, è figlio di lunghe permanenze cantautoriali a titolo personale nelle calde terre sudamericane, tra canti, studi musicali e gavette nei migliori bar di Rio e Bahia, sfociato poi nel 2013 in un’incontro emiliano, decisivo per l’amore a prima vista dell’affiatata coppia al femminile, ed il colpo di fulmine artistico dal quale è poi nato il progetto dell’album del 2015, “Madeleine”, 10 intensi brani che spaziano dalla rivisitazione di nostalgiche ariette degne dell’intraducibile denominativo di saudagi, e la sua moderna e sperimentale reinterpretazione in italiano, concretatasi in una cinquina di novità nel disco.
Un discreto successo tra l’altro di platea romana di quella, diciamo, con un pò la puzzetta sotto il naso, autentiche realtà borghesi, hanno così accompagnato queste vivaci donzelle in questo dolce escursus brasilero, fatto di pochi accordi, voci delicate e simpatiche, tanti fruscii di microcongas e piccoli tamburelli.
Roma è, sotto questo punto di vista, luogo di vivacissime sfumature musicali, dove si spazia dal violentissimo metal alle sovradescritte ariette sdolcinate che ci fanno rivivere le brezze del nigno imbambolatore sudamericano.
Buone esperienze dunque, per che desidera ritrovare delicatezze e calma dopo intense giornate lavorative, Roma può offrire anche questo, un’occhiata dunque e magari alla programmazione light di questa nuova struttura, rintracciabile sul web, e così, volendo, anche alle anteprime del disco di questo nascente duo, in questi giorni in tour per la penisola tra l’altro, dal quale ci si aspetta qualche novità in più durante il cammino musicale.

 

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