Artisti nel Borgo
tempi molto ristretti per avere l’adesione di artisti monticiani ‘DOC’ e anche di quelli ‘adottati, ma la ricerca di certo non è stata difficile. Abbiamo un Paese dove l’arte è fiorente e la risposta è stata eccellente consentendo di allestire una mostra che ha spaziato tra le varie forme dell’arte pittorica, scultorea e della porcellana, tutte eseguite con varie tecniche. Queste righe sono il giusto modo per ringraziare gli artisti della loro disponibilità e per aver permesso un evento unico nel suo genere a Monte Compatri.
È doveroso, a questo punto, elencare uno ad uno tutti gli espositori che hanno partecipato:
Pietro Catoni,Pino Carbonari, Ugo Croce, Fernando Del Frate, Massimo De Orazi, Luciano D’Uffizi, Stefania Fiocco, Franco Innocenzi, Stefano Lodadio, Rita Mancini, Maurizio Mastrofini, Maria Lucia Marolla, Giulio Medalli, Gianni Michetti, Ferruccio Mierna, Alfovino Missori, Francesca Missori, Luciana Missori, Marisa Missori, Alessandra Morelli, Franco Paciotti, Claudia Pasquali, Tiziana Properzi.
Un ringraziamento va anche al Parroco Don Mario, che ha concesso l’utilizzo delle salette parrocchiali. Si ringrazia inoltre il Sindaco Marco De Carolis, per essere intervenuto a tale manifestazione: i suoi apprezzamenti sono stati talmente sinceri e artisticamente interessati, da indurlo a richiederci un’altra esposizione nel periodo natalizio presso il “Tinello Borghese” (fermo restando che il suo restauro venga ultimato per tempo). Con l’occasione, invitiamo a partecipare anche tutti coloro che, a causa delle tempistiche, non siamo stati in grado di contattare, ma che avrebbero avuto piacere nell’esporre le loro creazioni. Personalmente ho provato un immenso piacere nel constatare la gioia e il coinvolgimento anche emotivo di tutti i partecipanti, nel portare i propri oggetti e nell’esporli, confrontarsi sulle proprie esperienze, mettere a disposizione di tutta la comunità ognuno le proprie conoscenze, tecniche e opere. Tutto questo, lo dico con profonda convinzione; è stata per me una gioia immensa perché si è riusciti a realizzare un momento di vera aggregazione sociale e culturale, che andrebbero sempre più coltivate e ‘sponsorizzate’ nel nostro piccolo ma attivissimo paesino.
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