Artena – “Tre castegne a cardo”
La Compagnia teatrale “Simo Sempre Nù de Maiotini” presenta il suo ultimo lavoro “Tre castegne a cardo” tratto liberamente da un testo di uno dei più grandi autori di fine ‘800 e inizio ‘900: “Tre Pecore Viziose” di Eduardo Scarpetta, padre del teatro dialettale e dei famosissimi fratelli De Filippo. Potrete regalarvi cinque serata davvero divertenti e di alta qualità nelle giornate del 20, 27, 28 gennaio e 3 e 4 febbraio 2018, presso il Palazzaccio di Artena.
Una storia che propone tematiche moderne: relazioni, tradimenti e corteggiamenti, ma con i colori e le usanze dei tempi andati. Un vero e proprio viaggio tra risate, gag, “melloni e peperoni sott’olio”…alla scoperta delle peripezie di “tre castegne a cardo”! Imperdibile!
Lo spettacolo vede in scena, Cristian Acciarito (personaggio a sorpresa), Alessio Ciafrei (Felice), Daniele Trulli (Fortunato), Nunzio Caratelli (Camillo), Leopoldo Pennacchi (Enrico), Gabriele Coculo (Biagio), Gabriele Notarfonso (Ciccillo), Sabrina Acciarito (Giulietta), Chiara Di Cori (Virginia), Vanessa Sordoni (Rosina), Michela Rovitelli (Maricuccia), Anna Luzzi (Gianna).
Le tre castegne a cardo sono Fortunato, Camillo e Felice: tutti e tre sposati, che al dispetto delle mogli, se la spassano con altrettante giovanissime donne, alle quali lasciano credere di essere scapoli e di avere la serissima intenzione di sposarle. I primi due sono avanti negli anni. L’altro, Felice, ancora giovane, suscita un sentimento più reattivo e attento, insomma meno epidermico e pragmatico. Brucano ingordamente il frutto proibito anche queste “Tre castegne a cardo” il cui vizio è il tentativo di una scappatella extraconiugale non riuscita, purtroppo; e purtroppo sia per i tre corteggiatori che per l’autore, simpaticamente complice e che, con lo stesso malincuore degli sconfitti è costretto a ricondurre l’esito sui binari della morale borghese.
Prezzo del biglietto 6,00 €. Prevendite Edicola Raffaella Fagiolo (scuola media Stefano Serangeli), Edicola Rossi (davanti banca Unicredit), Ercole Guadagnoli.
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