Arte e Scienza insieme, per sensibilizzarci sul nostro ruolo sul Pianeta
Arte e Scienza insieme, per sensibilizzarci sul nostro ruolo sul Pianeta: presentata oggi a Roma la Biennale dell’Antropocene
Giovedì 19 dicembre inaugurazione della Galleria Antropocene presso la sede dell’INGV, Istituto di Geofisica e Vulcanologia, con installazioni di 16 artisti. Nel 2025 esposizioni ed eventi presso la Fondazione Marco Besso
Roma, 16 dicembre – Questa mattina a Roma presso palazzo Valentini, sede della Città metropolitana di Roma capitale, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione della Biennale dell’Antropocene, curata da Giusy Emiliano con la Direzione Artistica di Vittorio Pavoncello, regista e scrittore, e il coordinamento artistico di Anna Di Fusco, artista.
La Biennale verrà inaugurata giovedì 19 dicembre alle ore 17:30 nella Sede Centrale dell’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a Roma (Via di Vigna Murata, 605), con un vernissage. Infatti, fino al 6 gennaio l’INGV ospiterà la Galleria dell’Antropocene, raccolta di sedici opere artistiche che, sospese dall’alto con cavi di acciaio in un corridoio con ampie finestre, sembreranno galleggiare, testimoni di temi urgenti e contemporanei sul rapporto sempre più delicato tra uomo e ambiente.
La Biennale prevede anche tre eventi espositivi nel corso del 2025 presso la Fondazione Marco Besso (Largo di Torre Argentina, 11): dal 26 febbraio al 12 marzo, dal 7 al 18 aprile, e dal 29 settembre al 10 ottobre, per un totale di circa cento artisti coinvolti. La Fondazione Besso ospiterà anche tavole rotonde e convegni dedicati ai cambiamenti climatici e all’Antropocene, sottolineando il valore delle encicliche papali che invitano a una nuova visione del rapporto tra l’uomo e l’ambiente.
Alla conferenza stampa odierna, moderata da Silvia Mattoni, giornalista CNR, erano presenti Vittorio Pavoncello, direttore artistico della Biennale; Giusy Emiliano, curatrice della Biennale; Massimo Chiappini, Direttore Dipartimento Ambiente dell’ INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; Silvia Pizzineli, segreteria del consigliere delegato della Fondazione Marco Besso; Rita De Duro, storica dell’arte collaboratrice della Biennale; Valentina Gentile, giornalista di Saperenetwork.
«L’INGV è da sempre particolarmente sensibile allo studio degli effetti dell’attività dell’uomo sul Pianeta Terra» ha dichiarato Massimo Chiappini, Direttore del Dipartimento Ambiente dell’INGV. «Basti pensare all’inquinamento ambientale e al cambiamento climatico, temi cruciali della più stringente attualità e fondamentali filoni di studio per i nostri ricercatori. Ospitare la Galleria dell’Antropocene è per noi un grande onore e una grande responsabilità, che si inserisce a pieno titolo tra le attività che, a livello istituzionale, conduciamo quotidianamente per diffondere e stimolare una sempre maggiore consapevolezza sull’ambiente che ci circonda e sulle buone pratiche che ognuno di noi può adottare per divenire parte del cambiamento virtuoso possibile».
Silvia Pizzineli, segreteria del consigliere delegato della Fondazione Marco Besso, ha sottolineato come, ospitando tre eventi espositivi e convegni divulgativi della Biennale dell’Antropocene nel 2025, la Fondazione continui nel solco di Marco Besso che da sempre si è impegnato nella diffusione della cultura.
Il Direttore Artistico della Biennale dell’Antropocene Vittorio Pavoncello ha dichiarato: «L’inaugurazione della Galleria dell’Antropocene nella Sede centrale dell’INGV, come primo appuntamento della seconda edizione della Biennale dell’Antropocene, è per noi un momento fondamentale per ricordare e rinnovare il connubio proficuo e possibile tra arte e scienza. Due realtà fondate su metodi e principi apparentemente distanti, che possono però cooperare nella definizione di un messaggio per il pubblico, affidato alle opere che esporremo all’INGV, che arrivi a sensibilizzare le coscienze e a ricordare il ruolo dell’essere umano nel e sul Pianeta Terra».
«Le opere d’arte mostrano l’Antropocene con chiarezza e concretezza» ha sottolineato la curatrice Giusy Emiliano. «Ciò può sollecitare noi tutti in merito all’impatto delle nostre azioni. L’INGV si presta come contenitore “non convenzionale” delle opere d’arte che consente al fruitore l’esperienza in una speciale tridimensionalità».
La storica dell’arte Rita De Duro ha presentato gli artisti le cui opere, nella Galleria presso l’INGV, illustrano per diverse vie ed esperienze artistiche le trasformazioni che il nostro tempo Tempo presenta: Laura Canali, Virginia Carbonelli, Giulia Cutrera, Erik Vassal, Felice Leonardi, Maria Ginzburg, Luca Valentino, Rosella Restante, Salvatore Giunta, Teresa Pollidori, Vittorio Pavoncello, Caroline Heider, Delio Gennai, Anna Di Fusco, Eclario Barone, Patrizia Molinari.
Valentina Gentile, giornalista di Saperenetwork, ha concluso ricordando il pensiero di Vladimir Nabokov che sottolineò la vicinanza dei due linguaggi, della scienza e dell’arte, che convivono nella Biennale dell’Antropocene, e le parole di Amitav Ghosh, sull’insostituibile potenzialità delle opere di finzione, che consentono di immaginare nuove possibilità. E, quindi, è l’obiettivo di iniziative quali la Biennale, nuovi modi rispettosi e costruttivi di stare sul pianeta.
La Galleria dell’Antropocene ospitata dall’INGV (Via di Vigna Murata, 605) sarà aperta al pubblico e visitabile su prenotazione dal 19 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025.
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