Arte, cultura e fantasia nei carri allegorici delle sfilate di Carnevale
Più che rivolti al mondo politico o dell’attualità, i riferimenti espressi dagli autori dei carri hanno riguardato soprattutto il mondo della fantasia e della letteratura, richiamandosi in gran numero alle fiabe infantili e ai temi di romanzi e capolavori letterari, in un’elaborazione ricca e originale che non ha comunque perso di vista la storia e le tipicità del territorio, presenti sia nelle maschere tradizionali, ad esempio il Re del Carnevale, sia nelle peculiarità della produzione agricola locale. Tutti elementi che puntano oltretutto a rafforzare la vocazione turistica di questi luoghi.
Il mondo della fiaba
A Frascati, già sede in passato di una sfilata di carri allegorici piuttosto fastosi e dove si è scelto quest’anno di riattivare la tradizione senza fare le cose troppo ‘alla grande’, i festeggiamenti di Carnevale hanno ripreso vita e colore, e alle variegate maschere che hanno sfilato per la città si è unita anche qualche creazione di cartapesta, sebbene non carri veri e propri, ispirata alla caratteristica più saliente del territorio: quella della produzione vinicola. A Lariano i festeggiamenti sono stati organizzati non da qualche privato ma direttamente a cura dell’Assessorato al turismo e spettacolo del Comune, con la collaborazione di varie associazioni locali, e al loro interno sono stati allestiti otto coloratissimi carri allegorici, uno dei quali dedicato al Castello.
Più numerosi sono stati i carri e le maschere di Monte Porzio Catone, ispirati in larga misura ai luoghi e ai personaggi delle antiche e nuove fiabe per bambini entrate nell’immaginario collettivo, da Biancaneve a Peppa Pig, da Alice nel Paese delle Meraviglie a La bella e la bestia. Ad aprire il corteo è stato il carro con la macchina di Lollilò, realizzato mediante un meccanismo mobile che dava l’effetto di far uscire fumo dal motore. Quella di quest’anno è stata la venticinquesima edizione del Carnevale di tal genere, ricordata appositamente da un altro carro recante una torta, lo spumante e le candeline destinate a festeggiare la ricorrenza.
Storia e letteratura
Intorno alla figura del coniglio, che rimanda a un imponente allevamento zootecnico attivo in città circa un secolo fa, si è strutturato il Carnevale du coniu a Grottaferrata, quest’anno alla sua seconda edizione. Accompagnato da maschere festanti, indossate non soltanto da bambini e ragazzi, e da altri tre fantasiosi carri – Pulcinella, Alice nel Paese di Valle Violata, Kung Fu Panda – il carro del Coniglio nelle varie giornate di sfilata ha seguito articolati percorsi urbani, culminati in eventi collaterali quali animazioni musicali, occasioni di ristoro, il rogo della maschera del Re del Carnevale.
A Genzano, invece, l’intera impresa dei carri è stata architettata lungo un unico tema, il romanzo La storia infinita di Michael Ende, ambientato nel Regno di Fantàsia, che ha guidato la costruzione di personaggi quali la Tartaruga millenaria Morla o il drago Fukur, che con le loro forme gigantesche hanno suscitato meraviglia e timore. La scelta di quel tema non è stata casuale, ma determinata dal fatto che lo scrittore tedesco è vissuto a Genzano per un lungo periodo, tra il 1971 e il 1985, traendo dalla sua permanenza in città ispirazione per alcune delle figure che animano il romanzo, dato inizialmente alle stampe nel 1979.
Ciampino si è lasciata andare invece alla celebrazione dei cartoni animati e i carri hanno presentato i protagonisti di alcune delle storie di maggior successo di questi ultimi anni: i francesi Asterix e Obelix, le automobili di Cars, i Minions, la principessa del mondo di Frozen. Ha concluso la festa il rituale falò del Re del Carnevale.
A Velletri, infine, superate le polemiche sulla soppressione dei carri allegorici nell’edizione del Carnevale dello scorso anno, quest’anno sono tornati a sfilare sia i carri, cinque, che i gruppi in maschera, tre. Senza un tema di riferimento, la fantasia si è espressa liberamente in diverse direzioni, dando vita a momenti di intensa allegria e spensieratezza, come è obiettivo ultimo di ogni ricorrenza di Carnevale.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento