ARIDATECE ORSOLINO ZAMPETTI
Orso Zampetti, chiamato da tutti ad Albano Laziale “Orsolino”, è stato per lungo tempo, dagli anni Cinquanta all’inizio degli anni Settanta, assessore al verde pubblico e ai giardini. L’apprezzamento delle sue capacità organizzative e del suo impegno, ma soprattutto dell’amore per la città, è testimoniato dal fatto che gli è stata intitolata un’importante piazza cittadina.
Orsolino aveva una particolare passione per tutto ciò che riguardava la natura, le piante e, come assessore, è stato uno strenuo assertore dell’importanza dell’ambiente nell’ambito della giunta comunale. Ma, al di là dell’impegno politico-amministrativo, era in prima linea nella scelta e nella cura delle piante dei parchi e nei giardini seguendo da vicino, sul campo, i lavori dei giardinieri comunali impiegati nella cura di Villa Doria, di Villa Ferraioli e dei due vivai comunali (quello di fronte ai Cisternoni e quello a fianco della Tomba degli Orazi e Curiazi che ora non ci sono più). Era lui che andava al vivaio Chiti a Roma e sceglieva le piante, talvolta ricevendole gratuitamente. Un particolare albero fatto piantumare da Orsolino all’ingresso di Villa Doria, l’araucaria heterophylla, alcuni anni fa si è ammalato ed è stato poi abbattuto.
Villa Doria era un luogo ameno, bello da vivere, dove venivano financo gli sposi a farsi fotografare con uno sfondo da incorniciare.
Uscito di scena Orsolino, si è assistito a un progressivo abbandono del verde pubblico, i giardinieri sono andati in pensione e non sono stati sostituiti, la cura degli alberi è stata insufficiente così che, in occasione degli eventi meteorologici dell’8 luglio 2022 è stato necessario abbattere 48 alberi che, almeno in parte, sarebbero potuti sopravvivere se curati come dovuto.
La scelta, da parte delle amministrazioni comunali, di non avere più la gestione del verde attraverso propri dipendenti ma di avvalersi di ditte esterne si è rilevata foriera di risultati quanto mai discutibili. Sarebbe opportuno riconsiderare tale scelta e internalizzare di nuovo il servizio assumendo i giardinieri che, molto verosimilmente, costerebbero meno dell’onere dei contratti alle ditte appaltatrici.
Visto come sono andate le cose, e visti i risultati conseguiti dagli assessori che si sono avvicendati nel corso degli anni, al netto di nostalgie a mezzo secolo di distanza, verrebbe da dire “Aridatece Orsolino”.
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